Una poltrona per tre. Luca Toni, il bomber di provincia, l'eterno ragazzo, Carlos Tevez, il simbolo della Juventus di Allegri, affamata e vincente, Mauro Icardi, il gioiello di casa Inter. 90 minuti, un'ultima partita, per consegnare il titolo di capocannoniere e dirimere una volata che resituisce sale a un campionato ormai in archivio.
Icardi vuole il primato, per consacrarsi nella massima serie, per lasciare un'impronta in una stagione difficile, per il club. L'Inter si gioca, domenica, le ultime carte europee. Serve un miracolo, una sequela di eventi deve incastrarsi per favorire l'accesso alla prossima Europa League. In primis, questioni di campo. L'Inter deve vincere, in casa con l'Empoli, e sperare in un favore del retrocesso Parma, impegnato a Genova con la Sampdoria. Agganciato il treno blucerchiato, occhio alla giustizia. La mancata concessione della licenza Uefa al Genoa rimescola le carte. Manca ancora la certezza, ma il Grifone, ad oggi, è lontano dalle Coppe.
Difficile ipotizzare uno scenario simile, con l'Inter sesta e quindi ai preliminari, al triplice fischio, plausibile, invece, per Icardi firmare l'ultima stagionale, per prendersi almeno il premio di miglior bomber della A.
"Ci penso, spero di fare al meglio - ha detto a Inter Channel l'attaccante argentino -. Per un attaccante giovane come me poter essere nell'elite dei bomber della Serie A è fantastico e un attaccante questo deve fare, a livello personale. Toni ha il doppio della mia età, ma come Tevez ha fatto bene. Ora si incontrano nell'ultima partita, spero che non facciano entrambi gol. Esultanza particolare se vincerò la classifica cannonieri? No, non ho preparato nulla. Se riesco a vincere, qualcosa farò".
L'Inter punta su Icardi, soprattutto per il futuro. L'argentino, nel corso della stagione, ha mosso gli ultimi passi verso la completa maturazione, da attaccante d'area a uomo squadra, da killer a giocatore totale. Mancini è pronto a costruire l'Inter a misura di Icardi, da qui un nuovo accordo, con adeguamento importante, per riconoscere a Icardi il nuovo status.
E' giusto credere fino alla fine all'Europa. Dobbiamo cercare i tre punti, non si sa mai cosa può succedere. Fino al 90' saremo lì, per fortuna abbiamo questa minima possibilità e speriamo di prenderla. Non abbiamo fatto bene, ma è l'ultima partita, c'è la nuova maglia e noi dobbiamo iniziare da questa gara per costruire l'anno prossimo".
Per la gara di domenica, il tecnico è orientato a proporre la miglior Inter. Hernanes sulla trequarti, Brozovic e Kovacic in mediana - ancora assente Guarin - dietro il rientro di Vidic, assente nella sciagurata trasferta del Ferraris. Shaqiri, fermo ieri per un affaticamento muscolare, è pronto per la panchina.