Dybala veste il bianconero, Touré indossa nuovamente l'azzurro del City, l'Inter incassa due "no" pesanti e la strada del mercato si fa improvvisamente impervia. I prescelti del Mancio scelgono vie diverse, la ricostruzione parte con qualche fastidioso diniego. L'ivoriano, pronto a lasciare Manchester nelle scorse settimane, impone un inatteso dietrofront e apre alla permanenza al City, tramite le parole dell'agente. Mancini punta a un ultimo assalto, telefonico, per chiedere spiegazioni e provare a convincere il giocatore.
Operazione complessa, via libera quindi alle alternative. Thiago Motta è pronto a lasciare Parigi, Allan è in forte crescita, ma l'Udinese è bottega cara. Fari anche sulla Ligue 1, Fekir interessa per il reparto avanzato, ma è Kondogbia a rapire il tecnico, per forza fisica e impatto in mediana. Il valore del centrocampista è indiscutibile, la riprova nel doppio confronto in Champions con la Juventus, ma anche qui la trattativa è ostacalata dalla volontà del club. Al Louis II, Kondogbia è una colonna, e solo un'offerta faraonica può far vacillare i monegaschi.
Sul fronte offensivo, difficile arrivare a Pedro - primo nome di Mancini - abbordabile Jovetic, soprattutto in caso di permanenza di Pellegrini sulla panchina dei blu di Manchester.
Di ieri la notizia di un possibile maxi-scambio sull'asse Genova - Milano. L'Inter studia i talenti di Gasperini e osserva con attenzione Diego Perotti e Iago Falque, due giocatori di gamba e qualità, in grado di arricchire un comparto d'attacco ad oggi troppo scarno per affrontare la prossima stagione. L'operazione prevede l'inserimento di diverse contropartite per alleviare l'esborso economico. Per ora, solo contatti, il mercato è in continuo divenire.
Più difficile identificare i nomi giusti per la retroguardia. Murillo è la certezza, ma serve un profilo di spessore, di personalità, da affiancare a Ranocchia e Juan Jesus. In bilico anche Handanovic. Lo sloveno è sul piede di partenza, l'Inter attende una proposta congrua.
Il rinnovo di Icardi getta infine le basi per il futuro. L'Inter si affida all'argentino, un bel segnale per il progetto avviato da Mancini e Thohir.