Nella giornata di ieri, l'Inter si è ritrovata alla Pinetina per preparare al meglio il posticipo domenicale contro la Lazio di Pioli. Dall'esito della gara dell'Olimpico transitano molte delle speranze di Mancini di assicurarsi un piazzamento valido per la prossima Europa League. I due punti persi a San Siro con il Chievo assumono valenza doppia di fronte all'evidente periodo "no" di alcune rivali accreditate per quinta e sesta piazza.

Solo la Fiorentina, nell'ultimo turno, ha raccolto l'intera posta, con il Cesena, sconfitte invece per Genoa, a Roma, Sampdoria, di fronte alla Juventus, e Torino, ieri, nel match casalingo con l'Empoli.

La classifica resta corta, cinque squadre in quattro punti a quattro tornate dal termine. Il calendario non sorride ai nerazzurri, occorre quindi far punti anche in gare all'apparenza proibitive come quella con la Lazio. Pioli recupera pezzi da novanta, da Biglia e De Vrij, e punta a mantenere il disavanzo dalla Roma inalterato in vista del derby.

Mancini si gode, invece, il buon momento e prova a sfruttare l'onda positiva offerta dai sei risultati utili consecutivi per griffare un'impresa che aprirebbe scenari importanti. Non ci sono defezioni di rilievo nell'Inter, i maggiori dubbi, come di consueto, in mediana. Medel e Guarin partono un passo avanti, il rebus riguarda la mezzala di sinistra. Brozovic, rilanciato nel match interno col Chievo, non offre segnali di risveglio, Kovacic scalpita. La terza opzione porta a Gnoukouri, fresco di rinnovo fino al 2020. Davanti Icardi e Palacio, Hernanes favorito su Shaqiri, non un fattore contro l'undici di Maran.

Dietro, dopo gli elogi di Mancini, Vidic continua a guidare il reparto, al suo fianco Ranocchia. In una partita, per lunghi tratti, destinata ad essere di contenimento, certa la presenza di Juan. A destra vicina la conferma di D'Ambrosio, uno dei più positivi nel turno recente. 

Handanovic tra i pali, tra campo e rinnovo. Le voci d'addio paiono assopirsi e all'orizzonte spunta il nuovo accordo con l'Inter, sulla base di un contratto da 2,7 milioni a stagione. Il punto interrogativo riguarda le ambizioni dello sloveno, più volte pronto a ribadire la volontà di partecipare alla prossima Champions.