Ci si aspettava sicuramente molto di più dalla Lazio ieri pomeriggio, soprattutto dopo la sconfitta della Roma nell'anticipo di sabato sera. L'operazione sorpasso è andata a compimento, ma il pareggio contro il Chievo sa quasi di sconfitta. I tifosi biancocelesti, accorsi in massa per il "Maglia Day", sono rimasti abbastanza delusi, perchè l'occasione era davvero ghiotta. Era indispensabile raccogliere quanti più punti contro Chievo e Parma (si giocherà mercoledì sera sempre all'Olimpico), soprattutto in vista del finale di campionato, che vedrà le aquila affrontare Sampdoria, Inter, Roma e Napoli. Un finale tutto in salita, con le ultime giornate da giocare proprio contro le rivali per l'accesso in Champions League.
Passo falso? Diciamo mezzo. Pioli, nei giorni precedenti la partita con la squadra di Maran, si era sbilanciato asserendo che la sua squadra era nuovamente pronta per ripartire, e aveva parlato di una grande voglia di rivalsa dopo la deludente perstazione dello Juventus Stadium, ma la Lazio non ha risposto al suo tecnico, anzi. La partita di ieri ha mostrato nuovamente alcune lacune dei biancocelesti, come quella di non saper reagire prontamente dopo una sconfitta pesante, o credere di aver portato a casa una partita senza fare i conti con l'avversario. E gli ultimi 25 minuti del match di ieri ne sono la dimostrazione. Adesso prendere i 3 punti contro il Parma mercoledì sera sarà tassativo, anche perchè il Napoli è tornato a spingere, e si è portato a sole 3 lunghezze. Insomma, vietato fallire.
Medicheria Piena - Pioli ha espresso tanti buoni propositi, ma gli infortuni non sono dalla sua parte. Dopo i già gravi stop di Biglia, Parolo e De Vrij, si sono fermati anche Mauri (ieri in tribuna) e Klose (uscito al 60° minuto per un problema fisico), senza tener conto dei lungodegenti Djordjevic e Gentiletti. Adesso l'allenatore della Lazio ha gli uomini contati, e dorvà inventarsi un nuovo assetto tattico. Pioli sta già pensando all'idea del falso nueve, ma chi può essere adatto a quel ruolo, Felipe Anderson o Keita? Ieri la scelta di schierare l'attaccante brasiliano alle spalle di Klose non ha pagato, quindi sembra già scartata a priori l'idea di schierarlo nella zona centrale del campo. Spazio allora a Keita, che diventa l'indiziato numero uno.
Per quanto riguarda l'emergenza infortuni, il medico sociale della Lazio, Stefano Salvatori, è intervenuto a Lazio Style Radio, esponendo un bollettino medico che preoccupa e non poco i supporters biancocelesti: "Klose è uscito anzitempo per un problema di tipo clinico che l’aveva colpito nella rifinitura di sabato. E’ stato in dubbio fino alla fine, poi è andato oltre le nostre aspettative dal punto di vista del minutaggio. Simile la situazione di Stefano Mauri, con lui abbiamo preso la decisione di non dare la disponibilità al mister già da sabato. C’era un margine di rischio elevato rispetto a Miro, le condizioni non sono migliorate. Oggi ha svolto lavoro di scarico, al momento comunichiamo il fatto che sono in dubbio per la gara di mercoledì. Gentiletti e Djordjevic hanno ripreso il lavoro con la squadra, per loro solo il tempo può parlare. Il mister valuterà in questi giorni se convocarli. Di volta in volta le possibilità aumentano, potrebbero essere considerati per la gara successiva. De Vrij e Biglia stanno lavorando in palestra, svolgono lavoro fisioterapico. Protocolli differenti, ma simili come tempistica, cerchiamo di lavorare in sicurezza forzando le tappe. Avviene un miglioramento clinico di giorno in giorno, dopo mercoledì effettueremo dei controlli per cercare di capire quando potremo metterli in campo. Siamo ancora lontani per dare una data di rientro, in questo campo anche tre-quattro giorni fanno la differenza. Speriamo di poter avere buone notizie. Per la gara con l’Inter? E’ plausibile sia quella la data di rientro per entrambi, contiamo di non andare oltre. Non possiamo dare garanzie".