Hernanes, Icardi e Mancini, tre protagonisti in una notte da Scala del Calcio. L'Inter ritrova San Siro e la vittoria, tre punti che hanno il sapore della rivincita, che segnano uno spartiacque importante tra un finale anonimo e una possibile rincorsa. Il successo odierno vale il sorpasso sul Milan, ma soprattutto spiana la strada verso la rimonta in chiave Europa. Nessuno, davanti, corre e l'Inter, al terzo risultato utile consecutivo, coltiva in silenzio sogni proibiti. Il sinistro di Hernanes, il colpo d'attaccante di razza di Icardi, l'azzardo di Mancini, scocca l'ora della rivincita sulla sponda nerazzurra. Notte fonda, invece, nella Capitale, la Roma cade, male, dando l'impressione di non essere squadra, gruppo. Procede a strappi, senza un obiettivo, senza giocatori in grado di prendere in mano la nave in tempesta. Esce Totti, Nainggolan pareggia e sembra un segnale, ma il finale è dell'Inter, il finale è di Mancini e di Icardi. San Siro applaude e esplode al triplice fischio, è il nuovo inizio.
D'Ambrosio e Brozovic, Mancini sceglie, al via, la continuità. In campo quindi l'ex Torino, positivo a Verona e nel derby, e il croato, da sempre pallino del tecnico. Panchina per Santon, Shaqiri e Kovacic. Garcia presenta invece diverse novità. Ibarbo è il prescelto per completare un comparto d'attacco fondato sull'estro di Totti e sulla rapidità di Gervinho, Florenzi è lo stantuffo di destra, con Torosidis fuori dagli undici e Ljajic bloccato da un problema fisico.
La Roma parte con buon piglio, De Rossi chiama Handanovic al primo intervento, ma è un pallido tentativo, in un primo tempo che vede soprattutto Inter. Il vantaggio, al minuto 15, porta la firma di Hernanes. Il Profeta raccoglie palla al limite, si porta la sfera sul sinistro e lascia partire una conclusione a uscire, De Sanctis si protende, ma non arriva, palla all'angolo e 1-0. Capriola e commozione, Hernanes si scrolla di dosso le critiche e le voci di mercato, dopo le parole rilasciate in settimana, la risposta sul campo. La Roma sfiora il pari poco dopo, al minuto 19 il palo salva Handanovic. Totti chiama Gervinho, Ranocchia allontana sui piedi di Ibarbo, ma il destro incoccia sul montante. Scampato il pericolo, l'Inter torna a gestire senza apprensione la partita. Gnoukouri dirige il traffico, Vidic è il ministro della difesa e la Roma non trova la chiave per spaventare il numero uno sloveno.
La ripresa prende il via sullo stesso spartito. Al 50', De Sanctis è reattivo su un batti e ribatti in area, due minuti dopo Icardi fa secco Yanga Mbiwa, ma vanifica l'assist di Guarin calciando a lato. Garcia sceglie allora di dare un segnale. Fuori Totti, dentro Keita, Pjanic avvicinato a Gervinho e Ibarbo. Il pari al minuto 63. Pjanic accarezza con l'esterno per Nainggolan, botta precisa e 1-1. Guarin scuote l'Inter, ma trova ancora un attento De Sanctis ed è la Roma a puntare al bersaglio grosso al 68'. Vidic si immola e evita guai peggiori. Mancini cambia, vuol vincere e lancia Shaqiri e Kovacic, per Brozovic e Guarin. 4-2-3-1, Gnoukouri a protezione della difesa, Kovacic a ispirare la manovra, tre alle spalle di Icardi. Cambia la partita e il finale dell'Inter è arrembante. Icardi fa le prove generali all'85'. Porta a spasso l'intera linea difensiva della Roma, ma la conclusione, col pallone leggermente arretrato, termina alta. La mossa vincente è di stampo tedesco. Podolski rileva Gnoukouri, l'Inter si sbilancia ulteriormente e passa. L'ex Bayern rientra e pesca il taglio di Icardi, controllo e destro secco, Manolas non può chiudere, De Sanctis non può arrivare, 2-1. Nella manciata di minuti finale, sempre Inter. Palacio non la chiude col sinistro, Podolski si addormenta a tu per tu con l'estremo difensore giallorosso, poi il triplice fischio, l'Europa, per l'Inter, non è così lontana, la Champions, per la Roma, si complica.