Di corsa a Torino, sulle ali di un contagioso entusiasmo. La Lazio sa solo vincere e Pioli approda allo Stadium, in casa della prima della classe, con credenziali importanti. Giocare alla pari con i bianconeri non è utopia per la Lazio vista di recente. L'incognita, l'unica in realtà, è rappresentata dalle defezioni che contagiano l'undici biancoceleste. Assenze che costringono il tecnico a rivalutare l'assetto dell'intera squadra, scegliendo valide alternative tra difesa e centrocampo.
Il forfait di De Vrij toglie sicurezze a una retroguardia priva anche di Radu, Konko, Cavanda e Novaretti (questi ultimi due per squalifica). Davanti a Marchetti, pronto a scendere in campo con una maschera protettiva, certa la presenza al centro di Mauricio e Cana, con Basta a destra e Braafheid a sinistra. L'alternativa porta all'arretramento di Lulic, ma le ultime indicazioni danno il bosniaco presente in mediana, al fianco di Cataldi e Biglia.
Lulic è il prescelto per rimpiazzare l'acciaccato Parolo, in un modulo privo di trequartista, con il tridente offensivo formato da Candreva e Felipe Anderson, con Klose perno centrale.
Sacrificato Mauri, in campo invece in caso di virata sul 4-2-3-1.
Il ballottaggio persiste anche col 4-3-3, perché Pioli, come detto, può optare anche per l'abbassamento di Lulic, già in passato utilizzato da terzino sinistro, con l'inserimento del capitano non da trequartista, ma da interno di centrocampo.
4-3-3 con Mauri:
4-3-3 senza Mauri: