Uno scoop che aveva fatto sobbalzare i tifosi nerazzurri, quello lanciato ieri da "La Gazzetta dello Sport". La rosea annunciava che Massimo Moratti starebbe seriamente valutando l'idea di riprendere l'Inter, rilevandola dopo poco più di un anno da Erick Thohir, anche grazie al supporto di investitori pesanti, come l'ex presidente Ernesto Pellegrini, che a Moratti aveva ceduto l'Inter nel 1995, o come Marco Tronchetti Provera, storico main sponsor dell'Inter con Pirelli, multinazionale passata in mano cinese, mercato vicino al pianeta nerazzurro, dettaglio da non trascurare. Già in mattinata erano arrivate le smentite dello stesso Moratti e anche di Pellegrini e Tronchetti Provera, così come dall'Indonesia filtravano quelle di Thohir, descritto dalla rosea come scoraggiato dal fatto che il piano di rilancio si stia rivelando più difficile del previsto.
Ma nonostante ciò il noto quotidiano sportivo insiste nella sua linea e nell'edizione odierna parla di smentite di rito, necessarie a proteggere un'operazione tanto delicata da un punto di vista finanziario e mediatico, e addirittura propone quello che sarebbe il piano morattiano: secondo queste indiscrezioni il regista vero dell'operazione sarebbe Ernesto Pellegrini, che già in un' intervista precedente all'arrivo di Thohir aveva parlato dell'idea di dar vita a una cordata di imprenditori disposti a lavorare insieme per il bene dell'Inter. Rispetto a quanto si era lasciato intendere ieri, invece, Marco Tronchetti Provera non entrerebbe come azionista pesante, ma Pirelli rinnoverebbe comunque l'accordo di sponsorship in scandenza nel 2016, allungando i termini e rendendolo più ricco. A questo punto Moratti avrebbe già avviato i contatti per trovare investitori in America, e a breve potrebbe fare lo stesso a Londra, altro polo finanziario di riferimento in questa operazione.
Suscita molta curiosità il piano di azionariato popolare, inedito per il calcio italiano e che coinvolgerebbe direttamente i tifosi: in realtà si tratterebbe di un azionariato d'elite, poichè andrebbero trovati tra 20 e 30mila tifosi facoltosi (i cosiddetti tifosi vip) pronti ad investire una quota base di 1000 euro l'anno per l'Inter. E questa sarebbe una situazione tutta da verificare, poichè è vero che si parla di una quota base e che alcuni tifosi sarebbero anche in grado di versarne una superiore, ma raccogliere tra 20 e 30mila persone sarebbe imprescindibile, ma allo stesso tempo non facile, anche perchè l'Inter in questo momento necessita di forti somme di denaro e offre ben poche garanzie sul piano sportivo e finanziario. Ma è pur vero che a volte il cuore va oltre la razionalità.
Insomma, in attesa di capire quanto ci sia di vero in queste indiscrezioni, continua il periodo di disorientamente dei tifosi e di una squadra che, probabilmente, necessiterebbe più che altro di serenità, di stabilità e di un piano sportivo preciso e ben delineato. Quanto meno per recuperare una dignità sportiva, poichè la strada per diventare grandi è lunga e piena di insidie, e spesso le scorciatoie non si rivelano tali, ma strade altrettanto lastricate di difficoltà.