Felipe scalda i motori, Mancini prepara un'Inter nuova, almeno nel reparto arretrato. La squalifica di Vidic, fermato per un turno dal giudice sportivo, impone qualche ritocco, stante la volontà del tecnico di impiegare sulla corsia Juan Jesus. L'utilizzo del giovane brasiliano sull'esterno ha una doppia valenza. Juan, schierato da terzino, garantisce maggior equilibrio al reparto arretrato, e nello stesso tempo può "concedersi" qualche pausa, ricorrente nel recente periodo. Al centro, al fianco di Ranocchia, ballottaggio quindi tra Felipe e Andreolli. Andreolli, in settimana, si è allenato a singhiozzo, vittima di un attacco febbrile e potrebbe sedersi in panchina, lasciando la maglia all'ex di giornata. L'alternativa è quella di tornare alla coppia originaria, Ranocchia - Juan, con D'Ambrosio a destra e Santon a sinistra. L'ex Newcastle, ulteriormente galvanizzato dalla chiamata di Conte, è il punto fermo dell'Inter, per il presente e per il futuro.
In mediana allarme giallo. Medel, Guarin e Brozovic a rischio squalifica, ma Mancini conferma il terzetto prescelto fin dalle prime uscite della sua seconda gestione. Brozovic, con la Croazia, ha mostrato una ritrovata brillantezza atletica, Medel e Guarin sono fedelissimi del tecnico, per l'impronta caratteriale che riescono a sprigionare in campo. Shaqiri sulla trequarti, davanti scelte obbligate. Senza Icardi, tocca a Palacio e Podolski.
In panchina, tanti giovani, di talento. Camara, Puscas e Bonazzoli, l'Inter studia il domani, a San Siro potrebbe toccare, almeno per uno spezzone di gara, alla nouvelle vague nerazzurra. Torna Nagatomo, apparso in buona condizione in queste due settimane ad Appiano, fuori dall'undici titolare Kovacic e Hernanes.