Yayà Tourè e l'Inter sono un po' meno lontani. Come riporta la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna, la società nerazzurra avrebbe in mente un piano concreto per portare l'ivoriano a Milano in estate. Ma andiamo con ordine.
La vera svolta ci sarebbe stata in occasione di Manchester City-Barcellona dello scorso 18 marzo, quando il ds Ausilio avrebbe incontrato Dimitri Seluk, agente di Tourè, per capire i margini di manovra in una trattativa inizialmente quasi impossibile.
La situazione è questa: il centrocampista dei citizens ha un contratto fino al 2017 e attualmente guadagna 11 milioni di euro netti. Contratto che, al momento, non intende rinnovare. A favore della trattativa con i nerazzurri, a questo punto, giocano due fattori: in primo luogo l'ottimo rapporto dell'ivoriano con Roberto Mancini, il tecnico che lo ha reso uno dei migliori centrocampisti del pianeta; in secondo luogo quei 60 milioni che Thohir verserà nelle casse nerazzurre. Non che quella cifra venga destinata per l'operazione Tourè, sia chiaro, ma segno della ferma volontà del tycoon di costruire un'Inter competitiva a prescindere dalla disputa delle coppe nella prossima stagione.
A quanto sembra, insomma, i dettami presidenziali e la figura di Mancini potrebbero superare gli ostacoli (comunque importanti) di natura economica. Lo stesso Mancini, del resto, ha provveduto a raffreddare le sue dichiarazioni pubbliche sul possibile arrivo di Tourè. Di ieri le parole "È un giocatore del City" che sanno tanto di tentativo di distogliere l'attenzione da una trattativa che sta entrando nel vivo.
Un ulteriore aiuto, inoltre, potrebbe giungere da qualche cessione eccellente: Handanovic e Kovacic - nonostante le smentite - sono i principali indiziati, ma non sono da escludere colpi di scena sul fronte Icardi.
L'idea di Ausilio per garantirsi le prestazioni della stella di Pellegrini è quella di spalmare l'ingaggio all'ivoriano garantendogli un contratto fino al 2020, quando cioè Tourè avrà 37 anni. Proprio lo stipendio, infatti, è il vero nodo da sciogliere, dato che il contratto in scadenza tra due anni e l'eventuale volontà del giocatore potrebbero spingere il Manchester City a non chiedere una cifra proibitiva per privarsi delle prestazioni del suo centrocampista.
Nel caso in cui dovesse optare per i nerazzurri, comunque, Yayà Tourè sarebbe la stella assoluta di una squadra rinnovata con l'intento di tornare competitivi almeno in Italia. Lo dimostra la strategia dipresentazione dell'ivoriano ai tifosi: direttamente in un San Siro aperto al pubblico - in stile spagnolo, per intenderci - per ottenere un impatto mediatico quanto più grande possibile. Secondo le proiezioni dei vertici nerazzurri, infatti, la quota abbonamenti potrebbe toccare le 10.000 unità, e il decisivo incremento dei ricavi ottenuti dal merchandising, ossia dalle vendite delle magliette con stampato il nome di Tourè, consentirebbero di rientrare quasi totalmente dalle spese.
Siamo solo all'inizi, ma sull'asse Milano-Manchester si preannuncia un'estate caldissima.