La pausa per le Nazionali e la precaria situazione di classifica, che difficilmente può far pensare a un'Inter qualificata alle prossime coppe europee, probabilmente costituiscono il momento propizio per fare il punto su quella che è l'Inter attuale e su che faccia potrebbe presentare ai nastri di partenza del prossimo campionato, all'alba di quella che, a questo punto, dovrà per forza essere la stagione del rilancio, la stagione in cui, come affermato dallo stesso Mancini, l'Inter dovrà tornare a lottare per il vertice. Probabilmente gli ultimi risultati rendono difficile poter pensare positivo, ma a guardare le cose con lucidità è possibile notare come l'Inter, a differenza di altre squadre, abbia una base solida da cui ripartire: la certezza del progetto Mancini, che già a gennaio ha cominciato a modellare la rosa attorno a quello che dovrebbe essere il 4-2-3-1 del rilancio. Gli acquisti di gente come Brozovic, Shaqiri e Santon saranno le basi da cui ricostruire la nuova Inter. Ma proviamo a fare un'analisi approfondita, reparto per reparto, di ciò che potrebbe essere l'Inter, un'Inter che, considerando anche le cessioni e stando ai rumors, potrebbe uscire abbastanza rivoluzionata dal prossimo mercato.
Portieri: Paradossalmente il più sicuro del posto è il terzo portiere Berni. Carrizo è in scadenza a giugno, ma potrebbe accettare un rinnovo a cifre contenute. Più intricata la situazione di Handanovic, il cui contratto scade fra due anni e che sembra non voler rinnovare, stimolato dal tentare un'esperienza in Champions League, con l'Inter restìa a perderlo a zero. Per niente da escludere la cessione del portierone sloveno, ma chi per rimpiazzarlo? L'Inter ha sotto contratto i giovani Belec, Bardi e Di Gennaro. La società crede molto soprattutto in Bardi, ma l'annata da secondo al Chievo ha rallentato il suo processo di maturazione. Le ipotesi sono tra le più disparate: dall'usato sicuro Mandanda e Reina al più giovane e costoso Perin.
Difensori: Il reparto che più ha deluso e che potrebbe subire i maggiori cambiamenti. Sugli esterni verrà confermato Santon e probabilmente anche D'Ambrosio, apprezzato dal Mancio per le capacità atletiche e che sta lavorando molto per migliorare al cross. Non rinnoverà l'infortunato Jonathan e Nagatomo non convince il tecnico jesino. Piacciono i due esterni del Torino Darmian e Bruno Peres. Più difficile arrivare all'italiano, ma sembrano esserci comunque margini e il Toro sembra intenzionato a riscattare Benassi, che potrebbe giocare un ruolo importante nell'eventuale trattativa. Al centro già fatta per Murillo del Granada e, stando ad alcune voci, c'è la forte intenzione di provarci per il duo della Dinamo Kiev Dragovic-Vida, con il primo vecchio pallino di Ausilio e il secondo impiegabile anche in fascia. Probabile l'addio di Vidic, non in sintonia col Mancio e di Andreolli, desideroso di giocare di più. Praticamente certo quello di Campagnaro, mentre la buona prestazione di Genova potrebbe essere un nuovo inizio per Juan Jesus, che potrebbe essere trasformato in terzino.
Centrocampisti: Guarin è il solito rompicapo: verrà usato per monetizzare? Mancini preferirebbe di no, ma immolare Kovacic all'altare del sacrificio economico potrebbe essere un azzardo. In tutto questo gli unici certi di far parte della nuova linea mediana sembrano Brozovic e Medel. Si parla da giorni di un Toulalan che potrebbe arrivare a parametro zero, mentre qualche giorno fa La Gazzetta dello Sport parlava di un Allan vicino o quanto meno alla portata delle casse nerazzurre. Il sogno rimane Yaya Tourè, che farebbe fare il salto di qualità alla rosa e che interessa davvero. Ma vanno trovate le risorse adeguate. Quasi certi gli addii dei vari Obi, Khrin e Kuzmanovic.
Attaccanti: Tutto ruota attorno a Icardi, che la società di Thohir eviterebbe volentieri di perdere. Si tratta per il rinnovo, ma è difficile dire di più. Se andasse via entrerebbero comunque diversi milioni in cassa e le possibilità di arrivare a nomi altisonanti aumenterebbero. Sicura la conferma di Shaqiri e quasi sicura quella di Palacio, che ultimamente sembra, finalmente, tornato a livelli consoni alla sua classe. Podolski ha, finora, deluso e potrebbe tornare alla corte di Wenger, mentre Camara e Puscas potrebbero andare a cercare continuità altrove. Molti i punti interrogativi su Hernanes, mai convincente e che ha, quanto meno, fatto rimpiangere il grosso investimento fatto per lui. Il nome ricorrente è sempre quello di Lavezzi, ma in generale è in Francia che si guarda al momento. Gignac e Ayew del Marsiglia piacciono e potrebbero arrivare a costo zero. Il primo ha esperienza e vede la porta, il secondo è duttile e perfetto per il 4-2-3-1 manciniano. Le suggestioni vere, però, arrivano da Lione, con il capocannoniere della Ligue 1 Lacazette e con Fekir, astri nascenti del calcio francese, giovani e perfetti per il progetto di Thohir. Ma saranno mesi caldi, e una cosa è sicura: bolle in pentola tanta roba, e non è escluso che da qui a settembre non si profilino altri scenari.