Le ultime immagini della serata del San Paolo sono a tinte nerazzurre. Il guizzo di Palacio, il rosso a Henrique, il cucchiaio di Icardi, spavaldo, strafottente, terribilmente forte. Il contratto è appeso all'incertezza, tra le voglie dell'Inter e le esigenze dell'attaccante, ma in campo è un Icardi ritrovato, completo, a centrocampo per dare un segnale, far girar palla, fornire un appoggio, in area, per far quel che sente, il mestiere del centravanti. Con freddezza beffa Andujar e cancella la sconfitta, fino a quel momento meritata.
L'Inter balla, rischia di affondare sotto i colpi del Napoli, quando Higuain mette in cassaforte il 2-0, dopo il clamoroso errore della prima frazione, sembra finita. C'è un undici, quello partenopeo, dominante a centrocampo, l'altro costretto ad attendere, figlio di un possesso palla stagnante, alterato solo da sporadiche prese di posizioni, strappi fortuiti. Il modulo di Benitez annichilisce il centrocampo nerazzurro, e i consueti raddoppi di Medel, Guarin e Brozovic - male ieri sera - arrivano tardi. Callejon e Mertens - un delitto levarlo dal campo - mettono a ferro e fuoco gli esterni, tanto che Mancini è costretto a invertire le corsie per salvare la barca. Santon cresce sull'out di sinistra, dopo aver patito le pene dell'inferno nello scontro italo-belga.
Al centro le solite disattenzioni. Per una sera giganteggia Ranocchia, bravo a tappare le falle, incolpevole sui gol. Nella prima occasione si trova tra Higuain e Hamsik, impossibile cucire il buco. L'indice va invece verso Juan Jesus, distratto, attirato dal pallone, fuori posizione. Spesso irruento il brasiliano, lì a confermare la tesi che senza una guida sicura la prepotenza fisica non basta.
L'ingresso di Hernanes rivitalizza l'Inter. La voglia di giocarsi in poco tempo l'occasione, un'idea di calcio più snella, in verticale. L'Inter si accende e ringrazia l'aiuto di Benitez e del Napoli. Il punto, per la classifica, serve a poco, ma evita un ritorno nel Purgatorio dei dubbi, dopo la sconfitta interna con la Fiorentina. Alle porte il Wolfsburg, Europa League, la strada più "facile" per acchiappare la Champions.