Mauro Icardi si ferma, in via precauzionale. Come riporta l'odierna edizione della Gazzetta dello Sport, per l'attaccante un leggero affaticamento, un fastidio apparso nell'allenamento di ieri. Immediato lo stop, alle porte la trasferta di Napoli, imperativo non sollecitare muscoli al limite. Mancini conta di avere Icardi, non può semplicemente farne a meno, perché ad oggi l'argentino rappresenta una delle poche garanzie di successo. Alla tremenda freddezza sottoporta, somma, nelle recenti apparizioni, un prezioso lavoro di collante con il resto del gruppo, è evidente la corsa verso la piena maturità agonistica.
L'Inter, davanti, non conta alternative di rilievo, vista la condizione discutibile di Podolski e la giovane età di Puscas. Icardi è patrimonio da conservare con cura, ecco perché al primo segnale Mancini e lo staff mostrano un volto preoccupato. Presentarsi al San Paolo senza Icardi significa partire con un gap evidente in una partita delicata, per classifica e momento.
La sensazione è che Icardi, controllato anche oggi, prenda parte all'incontro, due giorni possono bastare per smaltire il leggero sovraccarico.
Nel frattempo, da Milano, giunge la voce di Kovacic. Il croato smorza le polemiche, numerose dopo la sconfitta interna con la Fiorentina e prova a caricare la squadra "Volevamo essere più vicini al terzo posto, ma è cambiato l'allenatore, tante cose difficili: forse ora siamo sulla strada giusta. Il Napoli è una delle tre squadre migliori d'Italia. Proveremo a prendere i tre punti, siamo pronti. Tanti giocatori sbagliano partite nelle quali non giocano bene, ma in Italia è così".
Per Kovacic probabile panchina a Napoli, Shaqiri torna sulla trequarti dal primo minuto.