"Il sorteggio ha portato euforia nello spogliatoio. È un club di grande tradizione, quindi non lo possiamo sottovalutare, ma è una squadra che in stagione ha già mostrato di avere diversi limiti. Non penso che siamo sfavoriti".
"Dispiace non ci sia Podolski. La sua presenza avrebbe dato alla sfida un sapore particolare".
Parole e musica di Dieter Hecking, allenatore e mentore del Wolfsburg, seconda forza della Bundesliga. Per la sua squadra parlano i numeri, il percorso in Europa, lo status assunto in Germania. Il Bayern di Guardiola, appesantito forse dalla pausa che caratterizza il campionato tedesco, si ripresenta al via tronfio di successi e vantaggio e sbatte contro la velocità del Wolfsburg. Dost, De Bruyne, Schurrle nomi da grande per una squadra pronta a diventarlo sul serio. Quattro gol, una smacco. L'ultima cartolina dalla Bundes è questa e a Milano attendono con trepidazione il primo atto di un ottavo non proprio gradito.
Il Wolfsburg, invece, sorride, la Bild riporta la gioia di tifosi e gruppo. L'Inter, per abbattere una squadra di tradizione e storia, per un doppio confronto di prestigio. Approdare tra le migliori otto con uno scalpo importante proietterebbe il Wolfsburg in cima alla lista delle papabili favorite. Da Fassone a Mancini, l'opinione è comune, poteva andar meglio, difficile.
In Germania ostentano invece sicurezza, fin troppa. Il campo può raccontare anche altro, di un'Inter in crescita, forse più abituata a gare da dentro-fuori, ma Hecking non vuol saper nulla, il mago del Wolfsburg traccia il futuro, voleva l'Inter ed è pronto a batterla.