Roberto Mancini, tecnico dell’Inter, commenta così il raggiungimento degli ottavi di Europa League grazie alla vittoria per 1-0 sul Celtic.

"Quando sbagli 7-8 passaggi come nel primo tempo non va bene. Dopo l'espulsione chiaramente la partita è stata più agevole, ma avrei preferito sfruttare prima le occasioni avute e chiuderla prima, ma comunque l'abbiamo controllata bene. La sorte a volte ti è amica a volte no, certo la squadra deve continuare a migliorare, siamo stati poco aggressivi in alcune occasioni".

Nonostante la qualificazione, il lavoro da fare è ancora molto: "Oggi ho visto dei miglioramenti ma ci vuole molto tempo per vedere quello che vorrei. Dobbiamo continuare a lavorare, a volte concediamo occasioni perché sbagliamo dei passaggi pensando che passi e invece bisogna farlo con maggiore velocità. E' questo l'aspetto più evidente”.

Con questa vittoria, i neorazzurri ottengono il quarto successo consecutivo e si preparano ad affrontare la Fiorentina: "So che ancora per molto tempo sarà così, a volte sbagliamo un passaggio e la volta dopo abbiamo paura a giocare, invece dobbiamo continuare senza paura se no non andiamo avanti. Ora subentra l'aspetto fisico perché abbiamo giocato tante partite e abbiamo tre giorni per prepararci. Il passaggio del turno è chiaramente molto importante perché dà continuità".

Immancabile poi un commento sulle possibili avversarie europee, che potrebbero essere anche italiane: "Italiana o no è uguale, ci sarebbe il vantaggio di non fare tanti kilometri, siamo in 5 e potrebbe capitare".

Oggi si sono messi in luce diversi giocatori: "I tifosi sono contenti ma come noi avevano un po' di paura perché se non fai gol può succedere di tutto. Sono contento per i giocatori, per Hernanes che lavora sempre bene. Abbiamo bisogno di tutti e tutti devono essere pronti quando chiamati in causa".

Oltre ai commenti sulla squadra, Mancini parla anche di Felipe che dovrebbe arrivare domani: "Sì lo tesseriamo domani e spero possa darci una mano. Tutte le squadre giocano bene a mente sgombra ma siamo l'Inter e per la storia non possiamo non avere pressioni, chi gioca qui sa che ci possono essere".

Infine, Mancini parla dei pizzini recapitati a Ranocchia: "Ho scritto solo un cambio di modulo anche se pensavo di scrivere 'noi siamo quelli azzurri' (ride, ndr) e ci è servito ad essere più propositivi, più larghi e dovevamo allargare il gioco. Oggi non siamo partiti bene è vero gli abbiamo lasciato spazio e arrivavamo fuori tempo".