Finalmente i tre punti. Archiviate le tre sconfitte consecutive, l'Inter di Mancini torna alla vittoria, davanti al proprio pubblico, contro un Palermo piccolo piccolo che poco ha fatto vedere del buono che ha. I siciliani, sconfitti una sola volta in 13 partite, non sono una squadra qualunque. questo accresce la prova soddisfacente dei nerazzurri, determinati, propositivi, cinici. questa sera si è visto gioco, idee, ritmo. Shaqiri, Guarin e Icardi nettamente i migliori in campo. Questa sera tutto ha funzionato. Il colombiano la sblocca al quarto d'ora del primo tempo. Rigoni si divora il pareggio al 24' a l'inter è in controllo e i primi 45 minuti di gioco si chiudono con una netta supremazia. Peccato per l'infortunio a Nagatomo spostituito da Dodò. Nella ripresa il Palermo in un minuto si divora tre chance per il pareggio. Dybala e Vazquez, questa sera poco incisivo, non sfruttano una serie di rimpalli in area e il numeor 9 a porta vuota spara alto sopra la traversa. Da quel momento, il 52', solo Inter. Due pali, con Icardi e Ranocchia, due gol, doppietta dell'altro numero 9, quel mauro Icardi a quota 13 reti in campionato, meno 1 dal capocannoniere Tevez. L'argentino non esulta ma ancora una volta è determinante. Per buona pace di Mancini, dei tifosi (ricreduti?). 

L'Inter sale dunque in decima posizione, a quota 29 punti. La zona Europa dista pra sei lunghezza ma domani deve ancora giocare la Lazio. Il Palermo, questa sera poco incisivo, coccola la sua stella Dybala, ancora una volta migliore in campo ma trova la prima frenata al suo cammino restando a quota 30.

PRIMO TEMPO L’Inter non può assolutamente sbagliare. Mancini stupisce tutti relegando in panchina Kovacic e Podolski, confermando Ranocchia e Santon in difesa (poche altre le opzioni disponibili) e lasciando spazio a centrocampo a Medel, Brozovic e Guarin. Le scelte in apparenza azzardate sembrano però dar ragione al tecnico marchigiano. Con Shaqiri trequartista a far da perno al duo d’attacco Icardi-Palacio, i padroni di casa partono subito forte. Al 7’ il colpo di testa di Juan Jesus, potente e preciso, sovrasta Laazar e costringe Sorrentino a deviare in angolo. Peccato che sugli sviluppi nessuno sfrutti il prolungamento in area di Palacio. Il Palermo tira un sospiro di sollievo ma Iachini in panchina scalpita, i suoi non lavorano la palla come richiesto e l’Inter prende maggiore coraggio. Shaqiri è caricato a mille. Cerca il filtrante per vie centrali lo svizzero ma allunga troppo il pallone e la difesa rosanero fa buona guardia. Curioso errore dell’arbitro Guida quello che al 13’ assegna il primo giallo del match a Medel per presunto fallo ai danni di Vazquez. Il fallo c’è, è netto, peccato che ha commetterlo sia stato Ranocchia. Giuste le proteste del centrocampista nerazzurro, ottima la giocata del rosanero. Ma c’è poco tempo per distrarsi. Passa un minuto e Dybala, con un’insidiosa punizione a giro, sfiora l’incrocio dei pali. Al 16’ però l’Inter la sblocca. Brozovic, davvero propositivo in avvio, ottiene un calcio d’angolo su conclusione a volo dalla distanza. Il cross di Shaqiri è perfetto: Deprelà si perde Guarin che stacca imperioso di testa e insacca alle spalle di Sorrentino. L’Inter passa dunque meritatamente in vantaggio. La smania di Iachini in panchina diventa allora più evidente. Gli uomini di Mancini sfondano con facilità soprattutto sulla fascia sinistra, presidiata da Morganella, che non riesce a star dietro a Nagatomo e Brezovic. Al 23’ Jajalo prova a farsi pericoloso ma Handanovic resta spettatore: il tiro del croato infatti si spegne sul fondo. Un minuto più tardi però il Palermo va vicinissimo al pareggio. Laazar scappa via a Santon e mette al centro un cross rasoterra, Rigoni si avventa, indisturbato, sulla sfera ma, da ottima posizione, spedisce di piatto di poco a lato. I rosanero provano allora a svegliarsi e al 25’ Dybala cerca il sinistro a giro dalla distanza. La giocata è straordinaria, la conclusione infelice. I sicialiani rispondo allo svantaggio ma al 29’ l’Inter potrebbe raddoppiare. Brozovic, imbeccato da Medel, serve con il sinistro Palacio: il Trenza però da ottima posizione spedisce fuori il pallone. Macini è costretto al primo cambio. Nagatomo accusa un problema muscolare e non riesce a proseguire. Al 36’ dunque Dodò prende il posto del giapponese. Il Palermo è vivo e al 38’ è provvidenziale l’intervento di Juan Jesus su Morganella arrivato pericolosamente in area. Juan Jesus che rimedia il giallo al 40’ per fallo su Dybala lanciato in campo aperto. Ottima iniziativa quella del numero 9 rosanero. Succede poco altro, un minuto di recupero e tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO Nessun cambio al rientro in campo, eccetto quello già effettuato da Mancini nei primi 45 minuti di gioco, per l’infortunio di Nagatomo. Avvio di ripresa all’insegna della confusione. Al 50’ Guarin sbaglia completamente l’idea di gioco servendo Icardi, imbrigliato dalla difesa rosanero, piuttosto che preferire l’appoggio ad altri compagni liberi. Poco importa. Al 52' il Palermo si divora l’impensabile. È surreale quello che accade in area nerazzurra. Dodò perde palla e manda in contropiede i rosanero: prima Handanovic è provvidenziale ad entrare in scivolata sui piedi di Dybala, su rimpallo Vazquez si avventa sul pallone e dal limite colpisce il palo. Ma non è finita. L’azione prosegue, Dybala arriva di gran carriera e praticamente a porta vuota manda alto sopra la traversa. I nerazzurri provano allora a rallentare il gioco, il pericolo è sempre in agguato ma nel giro di due minuti potrebbero chiudere il match. Al 56’ Icardi, su sviluppi di un tiro lunghissimo di Guarin, colpisce di testa da fuori area sorprendendo Sorrentino furoi dai pali ma il pallone si infrange sul legno. Tocca poi a Ranocchia al 59’ colpire di testa la traversa a portiere battuto su angolo di Shaqiri. Sembra proprio che non voglia entrare, lo spettro della sfortuna torna a farsi vedere. Il Palermo fa quel che può ma Vazquez non è nella serata migliore e d’altro canto uno Shaqiri super semina il panico tra le fila rosanero. Tano che al 64’ lo svizzero prova il tiro direttamente in porta da calcio d’angolo, il pallone esce di un niente. Il raddoppio tanto cercato arriva però un minuto più tardi. Al 65’ cross di Guarin dalla destra, Palacio spizza al centro la sfera, dove arriva Icardi che di potenza la insacca. Sorrentino non può nulla. L’argentino non esulta ma è sempre determinante. Inter sul 2-0. In dieci minuti Iachini si gioca i tre cambi: Belotti per Jajalo, Rispoli per Morganella e Emerson per Laazar. Iachini passa al 4-3-1-2, vuole più spinta il tecnico rosanero ma questa sera non ce n’è. Icardi prova di testa ma il pallone sfuma sul fondo. Mancini richiama allora Palacio, applausi per lui questa sera più propositivo, per Campagnaro.. il tecnico iesino si copre. Ma i suoi vogliono il terzo. È uno Shaqiri stanchissimo quello che al minuto 84 lascia il campo per Kovacic. Il Palermo oramai aspetta solo il fischio finale. E allora Icardi, sempre lui, mette la doppia firma a questa gara. Questa volta l’argentino è letale di testa e al minuto 88 mette dentro un cross dell’instancabile Guarin rubando il tempo a Gonzalez. 13esima rete per Mauro Icardi, ad un passo dal capocannoniere Tevez. Nei quattro minuti di recupero non succede più nulla, l’Inter torna a vincere a San Siro e respira.