L'avventura italiana di Pablo Osvaldo è agli sgoccioli. Giramondo del pallone, col vizio mal celato di accompagnare al genio una smodata sregolatezza, Osvaldo vede le ombre sul suo futuro prossimo diradarsi col passare delle ore e se la soluzione non è forse la più gradita, di certo ad oggi è la più conveniente. Il Boca Juniors spalanca le porte al centravanti, tramite le dichiarazioni rilasciate ad Olè dal Presidente del club. "Sarà da noi la prossima settimana", un messaggio forte, che indica la soluzione di una trattativa avviata da tempo, ma mai chiusa, visto il persistere nella mente di Osvaldo di un'idea di stampo europeo, continentale.

Osvaldo non nasconde la voglia di restare in Italia e nel calcio che conta. La Juventus come prima scelta, il resto solo alternative di ripiego. Dopo l'affare Matri, la Signora si defila e Osvaldo si scopre solo. Cagliari e Torino piazze troppo piccole per le mire del centravanti, ecco allora di nuovo il Boca. C'è tempo fino al 15 febbraio, data in cui il mercato sudamericano chiude i battenti, per definire il passaggio al Boca di Pablo. 

All'Inter gli sguardi non si incrociano. Da una parte Osvaldo, dall'altra Mancini, con la squadra. La notte dello Stadium è viva nella mente di tutti. Da quella sera, Osvaldo sveste i panni dell'Inter e apre alla cessione. Il tentativo di conciliazione, fallito, precede la fuga e la lotta legale. Ora un bivio, per tutti meglio l'addio, per Osvaldo un ritorno a casa, in Argentina.