Non può essere soddisfatto Roberto Mancini. L'Inter esce dal Castellani di Empoli con un punto e alla luce di quanto visto lo 0-0 finale premia i nerazzurri addirittura oltre i meriti mostrati sul campo. Soprattutto nella prima frazione la squadra di Mancini concede il fianco all'Empoli, soffrendo la vivacità della mediana di Sarri. Meglio nei secondi 45 minuti, quando i padroni di casa calano di intensità e l'Inter si affaccia in zona gol. Decisivo Handanovic, bene Vidic, da rivedere l'atteggiamento. In troppi giocatori si è palesata una carenza di personalità.
"Abbiamo creato poco e siamo stati un po' troppo bassi, giocando troppo poco da dietro. Oggi abbiamo avuto difficoltà a giocare la palla. Tutti dobbiamo fare qualcosa di più, dobbiamo avere il coraggio di rischiare e di proporre gioco già dalla zona arretrata, siamo l'Inter e non bisogna avere paura. Bisogna avere la personalità che abbiamo in casa anche quando giochiamo in trasferta, come è successo a Torino contro la Juve".
La corsa frenetica di un giovane gruppo, com'è quello dell'Empoli, porta alla luce anche una condizione fisica non ottimale. Diversi giocatori in sofferenza nell'inseguire avversari più lucidi e più preparati. Tanti gli esempi: Podolski, tornato in campo da poco, non può essere al meglio, Hernanes, schierato dal primo minuto al posto di Kovacic, corricchia ma nulla più, Palacio, encomiabile, deve gestire e monitorare la caviglia.
"Miglioriamo, ma non siamo ancora al top e questo complica le cose, ma ripeto: abbiamo fatto troppo poco per vincere la partita".
L'andata si chiude con un sorriso appena abbozzato, l'Inter è ancora convalescente, tra mercato e ritorno si decide il futuro.