"Nessun volo pindarico", così Lotito saluta l'arrivo della sfida con la Roma. La classifica stuzzica sogni d'alta quota, ma in casa Lazio la concentrazione è rivolta solo ai 90 minuti del derby. La terza piazza, in coabitazione con il Napoli, profuma di Champions e la 18° di A incastra perfettamente le prime quattro caselle, con i partenopei, nel posticipo, impegnati con la Juventus. Una sorta di spartiacque, un segno da non sottovalutare. La palude alle spalle della Lazio è folta e fino all'undicesima piazza, occupata dall'Inter, in tanti puntano al riscatto.
Contro i giallorossi, Pioli prepara il cambio di modulo. In settimana, il tecnico ha più volte analizzato il passaggio al 4-2-3-1, per esaltare le doti tecniche e atletiche dei suoi esterni offensivi. In assenza di Candreva, è sbocciato Felipe Anderson - doppietta all'Inter, gol e assist con la Sampdoria - ora, con il rientro dell'azzurro occorre apportare modifiche allo schieramento per non dover rinunciare ai giocatori di maggior spessore. Mauri resta elemento fondamentale, per esperienza e equilibrio, collante tra mediana e zona d'attacco. Sono questi quindi i tre uomini chiamati a supportare il nove. Davanti non Djordjevic, ma Klose. Il tedesco cerca il rilancio, dopo gli screzi dei mesi scorsi. A giugno potrebbe terminare l'avventura italiana, ma in questo frangente resta da riconquistare una piazza da sempre ben disposta. Uomo derby Miro, già 3 volte a segno con la Roma, uomo da partite importanti.
A proteggere la difesa la coppia Biglia - Parolo, con Basta e Radu chiamati a un lavoro di sacrificio sulle corsie. Al centro De Vrij, ora perfettamente calato nella realtà della massima serie, e Cana. Assenza di rilievo quella di Lulic, fermato da un problema al ginocchio sinistro e out per 40 giorni.