Roberto Mancini analizza nel post-partita la prestazione dell'Inter. Una squadra dai due volti, in difficoltà nel primo tempo, determinata nel secondo. Alla fine a prevalere è l'amarezza, la sensazione di non aver sfruttato, nei secondi 45 minuti, un'occasione. Dopo il pari di Icardi, dieci minuti di grande calcio, con i nerazzurri più volte pericolosi dalle parti di Buffon, prima dell'espulsione di Kovacic.
"I primi 45' sono stati difficili, non riuscivamo a trovare le distanze giuste e abbiamo rischiato anche il loro secondo gol. Non c'era appoggio da parte degli attaccanti... Ma nel secondo tempo noi siamo andati meglio e dovevamo sfruttare le occasioni avute per il raddoppio. Una grande squadra il 2-1 lo avrebbe realizzato. Le cose non cambiano in un mese, ci vuole tempo e serve cambiare mentalità, si deve lavorare e si può sbagliare, ma credo che i giocatori stiano migliorando. Però siamo l'Inter e quando facciamo un secondo tempo così, poi dobbiamo vincere".
Mancini glissa invece sul diverbio Icardi - Osvaldo, nato in seguito a una mancata assistenza di Icardi. "Non ne voglio parlare..". Ad assumersi le responsabilità è invece lo stesso Icardi - "colpa mia" - ma la vicenda sembra non placarsi, con Osvaldo protagonista di un battibecco col tecnico anche negli spogliatoi.
La chiusura dell'allenatore è invece per Podolski, subentrato nella ripresa. La forma non è delle migliori, ma la personalità è evidente "Si è inserito già bene, potrà dare tanto alla squadra e ai suoi obiettivi, ci aiuterà anche se adesso non è ancora in ottime condizioni".