Nemmeno il tempo di digerire il panettone, che ti trovi una partita di cartello, anzi, da "cartellone", sul palinsesto della Befana. Juventus-Inter, Derby d'Italia, chiamatelo come volete, la sostanza è sempre la stessa. Si, perchè quando il bianco e l'azzurro si accostano al nero, esce fuori una sfida, che se non è la più affascinante d'Italia, poco ci manca. C'e la Juventus "carnivora" di Allegri, che cerca la vittoria per confermare il GAP sulla Roma, per riscattarsi dalla beffa di Doha, o più semplicemente, per ricordare di essere ancora la più forte. L'Inter-bis del Mancio, arriva allo J Stadium, con alle spalle lo sciagurato 2014 targato Mazzarri, un tedesco in più (che almeno per oggi partirà dalla panchina), ed una classifica da risalire: obbiettivo terzo posto? Del resto, cosa costa provarci? Bisogna solo essere bravi, almeno secondo Mancini: "Non c’è un modo per battere i campioni d’Italia, bisogna essere solamente molto bravi. Vediamo, può succedere di tutto. E’ una classica, noi dobbiamo avere la mentalità da Inter. Ci sono partite che valgono più dei tre punti. Della Juve temiamo soprattutto Andrea Pirlo, è stato il loro migliore acquisto. La Juve è ripartita alla grande, dopo un periodo difficile, ma l'unica analogia tra noi e loro nel 2011 sono i pochi soldi". Trova anche il tempo di scherzare il Mancio, ma stasera, nell'inferno bianconero non scherzerà nessuno, e nel 4-2-3-1 dello jesino, non saranno proprio ammessi intoppi.
In porta andra l'inamovibile Handanovic; difesa a quattro con Ranocchia, Juan Jesus, Campagnaro e D'ambrosio; Guarin e Kuzmanovic sulla mediana; mentre Palacio, Kovacic ed Hernanes agiranno dietro il solito Icardi.
Tutto pronto, mancano solo i boati e i colori, di una notte da brividi. Sognando l'impresa, come nel 2012, i Nerazzurri varcheranno la soglia dello Stadium, sognando l'impresa, ma quanto è forte questa Juve?