L'Inter chiude, in fretta. L'incombere della Serie A porta a un'accelerata sul fronte mercato e in poche ore si diradano le nubi attorno a Lukas Podolski. Dall'iniziale "joke" di Wenger, riferito alla prima offerta nerazzurra, all'accordo il passo è breve. Prestito oneroso a 600 mila euro, sei mesi la durata, questo quanto pattuito dalle parti, prima di un possibile incontro a giugno per decidere il futuro dell'attaccante.
Podolski lascia Londra e vola a Milano - arrivo previsto in serata- pronto per sostenere le visite mediche in programma domani e mettersi agli ordini di Mancini, desideroso di ampliare un reparto d'attacco privo di esterni adatti alle esigenze del tecnico. Lukas rappresenta un prototipo perfetto, perché in grado di ricoprire sia il lato di un ipotetico tridente alle spalle della prima punta, sia il ruolo d'appoggio all'uomo forte di mezzo, Icardi.
Non basta Podolski, ma è di certo colpo che restituisce entusiasmo all'ambiente e fornisce esperienza e qualità alla rosa. Ora gli uomini di mercato virano sui restanti obiettivi. Continua la ricerca sul fronte offensivo per un secondo giocatore con le medesime caratteristiche. In giornata incontro con emissari tedeschi per Shaqiri - il problema resta l'obbligo di riscatto - per cui si profila un possibile duello con la Juve. Per ultimo, il colpo in mediana. In stand by Diarra, contatti avanzati con Susic, ma al momento nessuna certezza.
In vista del match con la Juventus, Mancini recupera Palacio. L'argentino, nella giornata odierna, è tornato ad allenarsi con il gruppo.