Roberto Mancini, sorridente, entra in scena e si prepara al botta e risposta, virtuale, con il mondo nerazzurro. Si parte dal mercato, croce e delizia della pausa natalizia. Poche ore al via, ma i contatti scorrono, celati o meno, da tempo. Da Londra, l'apertura definitiva. Lukas Podolski è a un passo dall'Inter. Prestito fino a giugno, costo 1 milione di euro, 1,8 l'ingaggio del giocatore. Tutto pronto per lo sbarco a Milano e le visite mediche di rito, obiettivo primario avere il calciatore per il ritorno del campionato.
Parere favorevole anche sul fronte tecnico. Mancini attende nuovi innesti fuonzionali alla sua idea di calcio e Podolski indossa l'abito giusto, quello dell'esterno d'attacco in grado di completare un reparto in ambasce da inizio stagione "Lo conosco benissimo, è un grande giocatore e non dimentichiamo che è un campionato del mondo. E' uno che può giocare in diversi ruoli".
La ricerca di stabilità è fattore di enorme importanza. L'Inter vive di continui alti e bassi, non solo nell'arco di un'annata, ma anche all'interno di una stessa partita. Testimonianza ne è la prova dai due volti con la Lazio. "L'Inter è sempre stata pazza: è la sua bellezza, ma cerchiamo di essere più regolari. Dobbiamo fare bene, migliorare con il lavoro. Ci vuole tempo, ma ci proveremo. Massimo impegno nel nostro lavoro. Crederci sempre".
Apertura ai giovani, Bonazzoli in primis. Mancini, in un periodo difficile dal punto di vista finanziario, volge lo sguardo a un settore giovanile bistrattato negli anni d'oro e ora fonte insostituibile "Sono per i giovani. Se hanno qualità e meritano avranno spazio. Bonazzoli? Ha delle qualità enormi. Dipende tutto da lui".
Il tecnico durante il "confronto" con i sostenitori dell'Inter: