Comincia da Verona la risalita dell'Inter verso la terza piazza fissata come meta ultima da Mancini alla vigilia del match contro l'undici di Maran. 2-0 e tre punti che sanno, in parte, di redenzione. Kovacic - Ranocchia, un gol per tempo, nel mezzo tante cose buone - piace l'atteggiamento aggressivo, con la squadra nerazzurra alta a pressare quasi nei pressi dell'area avversa - e qualche pericolosa amnesia - Handanovic si supera in più di un'occasione per evitare un capitombolo fatale - ma soprattutto la sensazione di un organico intento ad assimilare concetti del tutto diversi rispetto al passato. Il Chievo, dal canto suo, gioca una partita di rimessa e sfrutta le disattenzioni altrui, catapultandosi in contropiede ogni qual volta l'Inter perde palla e pressa in modo disordinato. Manca un pizzico di cattiveria sottoporta per raccogliere punti, ma il verdetto del campo appare giusto. Vince l'Inter, coraggiosa nel condurre la partita, fino all'espulsione di Botta. Il doppio giallo in pochi minuti al ragazzo pescato proprio dall'Inter chiude i conti.

Maran si presenta al via con una coppia d'attacco molto rapida. Paloschi e Meggiorini per sfruttare le fatiche, in spazi stretti, di Ranocchia e Juan. Mancini propone invece una novità nel comparto esterni. Non c'è Dodò - solo in panca - Nagatomo scivola a sinistra e a destra va D'Ambrosio. Icardi al fianco di Palacio, Kovacic sulla trequarti.

L'inizio è subito dell'Inter. I ritmi alti della squadra di Mancini creano grattacapi al Chievo. Icardi si libera con un bel movimento sul filo del fuorigioco e serve una palla invitante per l'accorrente Kovacic. Il croato calcia a botta sicura, ma è murato. Minuto sette e ancora Inter. Stavolta Icardi va con la conclusione personale, ma il muro gialloblù regge. L'occasione più ghiotta è per i padroni di casa al nono. I nerazzurri liberano male l'area, Izco prova una conclusione sporca che diventa assist per Paloschi. Guarin non segue l'attaccante e solo Handanovic salva l'Inter dall'1-0. Sventato lo svantaggio, l'Inter si rianima e al 19' passa. Icardi va in cielo per mettere di testa un pallone a centroarea, Guarin ostacola la coppia centrale davanti a Bizzarri e Kovacic col piattone deposita in rete. 0-1. Mancini non si scompone e continua a dare indicazioni, a Medel soprattutto. Il Chievo organizza una reazione adeguata e una rovesciata di Meggiorini stuzzica l'appetito del pubblico amico, ma Handanovic è superbo nel dire no. Siamo al 35'. All'intervallo, avanti gli ospiti.

La ripresa, dopo uno squillo nerazzurro, registra un'altra chance, importante, per il Chievo. Al 48', Birsa gestisce la ripartenza, servendo Paloschi, ma la conclusione di quest'ultimo non trova di poco la porta difesa da Handanovic. Al 55', il 2-0 che sigilla l'incontro. D'Ambrosio lavora il pallone e mette al centro, Ranocchia, in una sortita offensiva, indirizza all'angolo basso e il raddoppio è servito. Maran prova a giocarsi le carte Maxi Lopez e Botta, ma il pesante svantaggio colpisce i padroni di casa. Bizzarri salva sul piazzato di Guarin al 67', prima del doppio giallo, il secondo per proteste, in pochi minuti a Botta. Qui si chiude virtualmente la storia, con Mancini che approfitta della superiorità per inserire Dodò e M'Vila, richiamando Icardi e Kuzmanovic. Nel finale spazio anche per Osvaldo, ma non succede nulla di rilevante, con il punteggio ormai in ghiaccio. Vince l'Inter, dopo tanto tempo.