Tutto in novanta minuti. Paura, tensione, sollievo, gioia infinita. Questo è stato Inter-Dnipro. I ragazzi di Mancini regalano al mister la prima vittoria della nuova esperienza n nerazzurro, celebrando al meglio il cinquantesimo compleanno. Inter ai sedicesimi come prima del girone. Questo il responso. Un Handanovic ancora una volta super salva i suoi parando anche il rigore del possibile doppio vantaggio. La reazione e il carattere emergono quando, in dieci dall’avvio della ripresa per un’ingenuità di Ranocchia che viene espulso, gli uomini del Mancio riescono a trovare il gol del vantaggio con Osvaldo. Ecco, la sensazione di questa nuova Inter è quella che abbia imparato a dare il massimo. Finalmente. Oltre la sofferenza e il destino.
PRIMO TEMPO Partono meglio gli ucraini che al 3’ provano a rendersi pericolosi con Fedetskiy ma il suo sinistro dal limite esce di parecchio. L’Inter prova subito a ripartire ma i primi dieci minuti non sono il massimo mentre gli ospiti provano a far la partita. Gli uomini di Mancini provano ad alzare i ritmi ma il Dnipro spesso pressa alto e riesce a recuperare. Infatti al 16’ è proprio da un pressing che arriva il vantaggio ucraino. Juan Jesus perde palla e Konoplyanka rova subito il sinistro ad incrociare. Handanovic prova l’intervento ma non riesce ad allontanare allora arriva Rotan che insacca sul secondo palo. San Siro gelato. Inizia allora l’assedio ospite e l’Inter resta sulle gambe. Il fallo di Ranocchia al 22’, con annessa ammonizione, è sintomo di difficoltà. Difficoltà che Guarin tramuta in incubo al 27’ quando stende Cheberyachko in area. Per Madden non ci sono dubbi, è rigore. Sul pallone va Konoplyanka ma Handanovic lo ipnotizza e calcia alla sinistra del portiere che para l’ennesimo rigore. Questa potrebbe essere la svolta del match. Ed infatti due minuti più tardi l’Inter trova il pareggio. Punizione a spiovere in area, la difesa non allontana e allora Kuzmanovic la mette dentro di gran carriera con il piatto destro. Equilibrio ristabilito dunque. Al 34’ poi, Nagatomo ha l’occasione del vantaggio. Icardi in fuorigioco gli cede il pallone, lui si avventa sulla sfera ma calcia a lato e si procura anche un infortunio alla spalla. Poco più tardi infatti, il giapponese è costretto ad uscire e lasciare il campo a Campagnaro. Se il Dnipro pressa l’Inter soffre. Il primo tempo finisce in parità. I nerazzurri reagiscono e trovano il pareggioma il Dnipro preme e mette in sofferenza i padroni di casa.
SECONDO TEMPO Dicevamo del primo tempo in sofferenza dei nerazzurri ed ecco che la ripresa si profila tremendamente difficile dopo soli 25 secondi. Ranocchia, già ammonito nel primo tempo, stende Rotan alla ripartenza e Madden lo butta fuori senza colpo ferire. Inter in dieci con ancora un intero tempo da gestire. Mancini allora fa scaldare Andreolli, prima preoccupazione del tecnico iesino è quella di gestire almeno il pareggio viste le circostanze e provare a portare un punto a casa. Al 49’ gli ospiti, forti dell’uomo in più, costringono Handanovic ad una gran parata su punizione battuta da Rotan. Il pallone sorvola l’area, Fedetskiy sfiora e il portierone nerazzurro salva con un mirabile colpo di reni. Ma il giocatore era in offside. Dalla paura ad un gran respiro di sollievo in un minuto. Quello che accade al 50’ ha dell’incredibile. Hernanes serve dentro un gran pallone, la difesa tiene in gioco Osvaldo che insacca con un grande diagonale. I nerazzurri si portano dunque in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica. Il calcio è questo. Ma il Dnipro non ci sta e prova a farsi valere. E al 52’ Handanovic salva tutto ancora una volta. Kalinic solo in area calcia a botta sicura ma trova l’estremo difensore nerazzurro a dirgli di no, il giocatore è ancora lì e prova a ribattere, interviene allora Juan Jesus nel tentativo estremo di evitare l pareggio e salva sulla linea. Al 55’ arriva il cambio atteso: entra Andreolli al posto di Icardi. Inter in campo con il 4-4-2 adesso. E padrona del campo. Gli ucraini fanno davvero fatica ad uscire mentre i nerazzurri trovano spazi nonostante l’inferiorità. Provano a dare il tutto per tutto gli ospiti ma non ne hanno. Osvaldo galvanizza San Siro l’attaccante è ovunque, copre in difesa, recupera palla, è davvero in forma. All’80’ però Juan Jesus mette giù Kalinic al limite dell’area punizione pericolosa per il Dnipro. Rotan calcia benissimo ma il suo sinistro a giro sfiora l’incrocio dei pali. Non si arrendono gli ucraini e al minuto 86 Handanovic è ancora una volta provvidenziale uscendo alla disperata su Konoplyanka. Al termine dei minuti regolamentari poi il Dnipro segna ma il gol viene annullato per sospetto offside. Quattro i minuti di recupero voluti da Madden ed è ancora assedio ospite. Al triplice fischio però la tensione si dipana. L’Inter vince e passa come prima del girone. Mancini trova la prima vittoria alla sua seconda esperienza in nerazzurro nel giorno del suo cinquantesimo compleanno.