L'Inter cerca oltre il suolo italiano quella tranquillità resa labile da sconfitte e malumori. Il K.O del Tardini porta con sè dubbi e incertezze. Mazzarri vacilla e Thohir comincia a porre limiti a una pazienza fino a poco tempo fa inesauribile. Ogni partita assume i crismi di un dentro-fuori per il tecnico, mal digerito dal pubblico, ma difeso dalla squadra. Resta alla portata la terza piazza, grazie al cammino alterno di avversari non esenti da pecche. Ausilio e Hernanes difendono il gruppo e la guida tecnica, l'Inter prova a far cerchio, puntando a due successi, con Saint Etienne e Verona, per affrontare con maggior serenità la pausa.
Dall'infermeria buone notizie. Il fronte esterni ritrova Yuto Nagatomo. Il giapponese torna per dar fiato a Dodò, esausto sulla corsia mancina, mentre davanti è pronto Osvaldo, elemento imprescindibile nella prima parte di stagione. Con Palacio in ritardo e una rosa, eccezion fatta per le giovani promesse, ridotta a soli tre attaccanti di ruolo, fondamentale la presenza dell'italo-argentino.
A centrocampo c'è Guarin. Il colombiano, dopo il tentativo di recupero per la gara del Tardini, ritrova il campo e si candida a minuti importanti, stante l'assenza di Hernanes. Come annunciato da Mazzarri nel post Parma - Inter, il brasiliano accusa un nuovo problemino, conseguenza di un affrettato recupero dall'affaticamento muscolare manifestatosi durante Inter - Sampdoria.
I convocati
Portieri: 1 Handanovic, 30 Carrizo, 46 Berni.
Difensori: 5 Juan Jesus, 6 Andreolli, 15 Vidic, 22 Dodò, 23 Ranocchia, 25 Mbaye, 54 Donkor, 55 Nagatomo;
Centrocampisti: 10 Kovacic, 13 Guarin, 17 Kuzmanovic, 18 Medel, 20 Obi, 44 Krhin, 96 Palazzi;
Attaccanti: 7 Osvaldo, 8 Palacio, 9 Icardi, 97 Bonazzoli