Alla vigilia di Parma-Inter, in campo domani sera nella gara valevole per la decima giornata di Serie A, arriva la consueta conferenza stampa del day-before presieduta dal mister Mazzarri nella sala stampa di Appiano Gentile. Le acque sembrano essersi calmate in casa Inter dopo la reazione della squadra al momento di crisi registrato in campo complici le due vittorie ottenute, seppur di misura, contro Cesena e Sampdoria. Fondamentale dunque dare continuità alla ritrovata tenuta mentale e fisica cercando anche domani sera, al Tardini, i tre punti. Se per il turno infrasettimanale appena conclusosi a parlare è stato Hernanes in diretta dall’Expo Gate, oggi torna mister Mazzarri per rispondere alle domande della stampa. Animo abbastanza disteso il suo.

Sulla partita “Sono d'accordo con voi, fino ad ora hanno raccolto davvero poco. Ho visto diverse loro partite. Il Parma è una buona squadra e poi quando affronti qualcuno sul proprio terreno è ancora più dura. Ma confido nella nostra forza, dobbiamo fare quello che abbiamo fatto nelle ultime tre partite. Parlo di tre partite perché a mio parere è da tre partite che abbiamo ritrovato noi stessi. Non credo ci saranno tranelli. Dobbiamo portare rispetto all'avversario, sempre. Per quanto ci riguarda, mi aspetto di migliorare ancora la mentalità, iniziando nel modo giusto, facendo la fase passiva molto forte ed esprimendo il nostro calcio. Cassano? Sta facendo un grande campionato, è in forma e ne conosciamo il valore. Ma anche la squadra si è espressa bene e sul proprio campo gioca bene. Noi però siamo l'Inter e dobbiamo pensare da Inter. Se facciamo le cose bene sarà il Parma a doversi preoccupare.”

Sui fischi dei tifosi “Io non conto i fischi, mi concentro sulla squadra e mi preoccupo che le cose esterne non incidano sui ragazzi. Siamo in democrazia e ognuno può fare come vuole, noi siamo professionisti e dobbiamo dare tutto per questi colori. Non ne parlerei nemmeno più, non è il mio compito parlarne. Non è di questo che devo occuparmi.”

Sui numerosi infortuni “Devo pensare solo che chi va in campo sia al meglio della condizione, stiamo facendo di tutto per recuperare gli infortunati. Con il mio staff abbiamo sempre avuto pochi infortuni. La squadra è stata assemblata all'ultimo, alcuni giocatori sono tornati dal Mondiale infortunati e sono mancati gli allenamenti regolari. Gli infortuni vanno divisi tra trauma e muscolari, i secondi sono pochi. I due che non ci hanno riguardato direttamente sono quelli accorsi ad Osvaldo e Nagatomo, infortunatisi in nazionale. Il problema di Jonathan è diverso. Poi ci sono state le ginocchia di D'Ambrosio e m'Vila che rientrano in un altro contesto. Nei momenti difficili piove sempre sul bagnato, è stata anche questione di casualità ma abbiamo reagito nel modo giusto. Stiamo provando a recuperare Hernanes, ci devo ancora parlare ma non so se lo avrò a tempo pieno, in parte o per niente. Per lui la questione è ancora tutta aperta. Kuzmanovic è entrato bene ed è uno dei pochi freschi. Con la questione Hernanes da chiarire è chiaro che potrebbe ancor di più partire dal primo minuto.  Devo pensare anche di avere tre cambi durante la gara, ora sono ai minimi termini in questo. Devo fare alcune considerazioni, Kuz per come è entrato è candidato a giocare. Campagnaro invece non ce la fa, salvo novità non cambia nulla rispetto all'ultima partita. Saprò dire di più in seguito.”

Palacio “Quando un giocatore si trova due-tre volte davanti al portiere significa che c'è buon gioco. Vuol dire che il giocatore ha i tempi giusti, ha corsa e si intende con gli altri. Magari non è lucido perché corre tanto, possono essere molte le cause. Ne abbiamo visti di attaccanti che per un periodo non segnavano. Rodrigo deve stare tranquillo e continuare così, quando meno se l'aspetta segnerà. Cavani stesso per un periodo non ha trovato il gol, gli dicevo di non pensarci e il problema si è risolto in breve tempo. Conta però che la squadra vinca lo stesso.”

Puscas e Bonazzoli “Sono entrambi interessanti, li ho visti crescere molto da quest’estate. Complimenti al loro allenatore capace di farli migliorare. Mi stuzzicano molto. Ma siamo l'Inter e abbiamo bisogno di gente con rendimento concreto, sapete cosa voglia dire esordire con questa maglia per un ragazzo. Meno incognite abbiamo meglio è, giocatori come Icardi e Palacio hanno la precedenza ma al momento opportuno saranno messi in campo.”

Difficoltà di Dodò “Non ho mai potuto cambiarlo, nel calcio moderno servono grandi ritmi e corsa. Non posso dargli nemmeno un turno di riposo, ho solo lui, è normale che paghi e gli manchi lucidità. Oggi anche i migliori hanno bisogno di un turno di riposo, è solo questo il problema".

Terzo posto “Questi ragazzi e io cerchiamo sempre di migliorarci, l'alternanza di risultati è dovuta alla scarsa abitudine ad affrontare allo stesso modo le partite. Bisogna cercare continuità e attraverso questa il risultato. Dopo due sconfitte la classifica può risentirne, è chiaro, ma noi non dobbiamo guardarla mai, dobbiamo solo pensare a dare il massimo. Partita per partita. Ora c'è il Parma, poi ci sarà il Saint-Etienne.”

La chiave della reazione “La sosta dopo Firenze ha permesso ad alcuni giocatori di lavorare, Hernanes in primis. Nei momenti difficili, e questo è importantissimo, i ragazzi hanno dimostrato di essere uniti e convinti e di lavorare bene. C'erano tutte le componenti interne per riprendersi,eravamo tutti convinti di far bene e abbiamo corretto quello che non andava. Poi anche gli episodi sono andati nel modo giusto. Ci siamo compattati per raggiungere l’obiettivo e da un mese abbiamo ritrovato noi stessi. Magari non vedo ancora tutto quello che vorrei per l’intero corso dei 90 minuti ma per lunghi tratti si.”

Sorpresa Juan Jesus “Su di lui, se vi ricordate, già l'anno scorso ho detto che sarebbe diventato titolare in nazionale in poco tempo. Bastava che lavorasse sulle piccole cose e ora mi sta dando grandi soddisfazioni. Ha la fisicità che gli permette di giocare sempre e per noi questo è fondamentale.”

Osvaldo “Sembra ci sia un barlume di speranza per lui di rientrare col Saint-Etienne, così come per Nagatomo. Ma ora pensiamo al Parma, poi ci aggiorneremo".