I due pareggi interni, contro il Napoli domenica scorsa e contro il Saint Etienne in Europa League giovedì, l'addio di Moratti, l'incerto ruolo di Zanetti, il nervosismo di Mazzarri e una serie infinita di infortuni: di sicuro il periodo in casa nerazzurra non è dei migliori, anzi. Ma il campionato non aspetta che tutto passi e il Cesena non vorrà di certo fare sconti. Il turnover è inevitabile (indisponibili ancora D'Ambrosio, Nagatomo, Osvaldo, ai quali si aggiungono M'Vila e Guarin), il tecnico livornese decide di schierare così i propri giocatori: immancabile in porta Handanovic, solita difesa composta da Ranocchia, Vidic, Juan Jesus al centro e con Obi e Dodò sulle fasce, a centrocampo spazio per Kovacic, Medel e Hernanes, mentre davanti Icardi insieme a Palacio.

Il terzo posto appare lontano ora come ora, sia per la condizione fisica, sia per il gioco mostrato nelle ultime uscite. Non si può continuare a sbagliare, servono i tre punti per rialzare la testa e tornare a guardare la cima della classifica con più sicurezza. Ridursi ad aspettare i passi falsi delle altre squadre non può essere comportamento da Inter. "Dobbiamo essere bravi a costruirci il nostro destino" questo è il pensiero di Mister Mazzarri.

Il tecnico in conferenza stampa smorza i toni, dopo la polemica a distanza con Moratti. Il tempo delle parole lascia il posto a un giudice meno incline a teneri giudizi, il campo. Servono tre punti, per spazzare via le nubi che si addensano con pericolosa frequenza su Milano. L'Inter non vince da oltre venti giorni, in Serie A è reduce da due pesanti KO con Cagliari e Fiorentina e dal citato pareggio in extremis con il Napoli. Cesena è una tappa cruciale, anche per Mazzarri.

"Quando si rinnova tanto ci sta di incontrare delle difficoltà. Non si può tornare competitivi nel giro di pochissimo tempo: come dice Thohir, riusciremo a tornare competitivi, considerando che il progetto è nuovo e non è facile vedere risultati immediati. Abbiamo iniziato il campionato solo da sette partite, io non lo so. Sarà contento se succederà questo. Come devo fare a evitarlo? Vincendo. Mi sembra che non abbia visto tutte le partite, mancano solo i punti". Mancano i punti vero, forse qualcosa in più, quella scintilla emotiva che solo a tratti si palesa sul terreno di gioco.

Ecco l'undici nella mente del tecnico: