L'Inter c'è. O meglio, l'Inter é convalescente ma non moribonda come si pensava. Il 2-2 di ieri sera, per come é maturato, va letto secondo il punto di vista del classico 'bicchiere mezzo pieno'. San Siro per ora deve accontentarsi e sperare che la cavalcata interista cominci proprio adesso, dopo un mese e mezzo di adattamento alla competizione nazionale.

Il primo tempo é denso di cuore, concentrazione e speranza. L'approccio é stato finalmente quello giusto, la disposizione tattica ha evidenziato un ordine essenziale quanto fondamentale in un momento decisivo. Palacio e compagni hanno tenuto il pallino del gioco con convinzione e rabbia, peccato per una condizione atletica ancora deficitaria responsabile di un vistoso calo nella ripresa.

Si riparte dalla esultanza di Hernanes e da una convinzione: Milan, Inter, Napoli e Fiorentina hanno quasi tutte le stesse chance di centrare l'Europa. I nerazzurri possono migliorare fisicamente e sperare in una rinascita sportiva di alcuni interpreti eccellenti.

La capriola del Profeta sa di messaggio. L'Inter riparte da qui, da una forza mai mostrata del tutto in questo avvio di stagione.