Luci a San Siro. Intermittenti, verrebbe da dire. Il posticipo domenicale della settima giornata di Serie A finisce 2-2. Inter e Napoli rinunciano ai tre punti e dividono la posta in palio in una gara che si accende sul finale. A fronte di un primo tempo chiuso a reti inviolate, in cui l’Inter avrebbe meritato il vantaggio, se il palo non avesse negato la gioia del gol ad Hernanes, la ripresa rivela un Napoli più concentrato e determinato. Finalmente propositivo. Un palo per parte, perché al 50’ trema quello difeso da Handanovic su tiro deviato di Insigne, una ghiotta occasione per Icardi e poco altro per buoni 79 minuti. Poi la lucida follia degli ultimi 10 minuti di gioco. Due volte in vantaggio, con il solito Callejon, sempre a segno nelle ultime quattro gare, due volte ripresi, i partenopei subiscono il ritorno dei nerazzurri, l’ultimo sul filo di lana, capaci davvero di reagire. Ecco. Se un passo avanti c’è stato è proprio nella ritrovata voglia di reagire. I problemi però sono ancora molti, da ambo le parti. Le difese sembrano voler sempre guastare ciò che di buono si costruisce in avanti. Lo dimostra l’erroraccio di Vidic che porta al vantaggio il Napoli. I numeri parlano chiaro. Alla settima giornata la classifica recita così: Inter fermo a 9 punti, Napoli ad 11. Non era quello che ci si aspettava. ma si può ripartire dalla prova di questa sera, giocata a tratti con grande intensità.
L’Inter di Mazzarri, sotto l’occhio vigile di Thohir in tribuna, era chiamato al risultato. Mai come in questo momento serviva una risposta, chiara e forte. Le sconfitte contro Cagliari e Fiorentina avevano messo in evidenza tutti i limiti dei nerazzurri, soprattutto dal punto di vista psicologico. Il Napoli di Benitez, voleva, dal canto suo, proseguire nella striscia positiva dopo un avvio tutt’altro che facile per non perdere terreno dal terzo posto.
Mazzarri con una grande novità. Obi dal primo minuto per Nagatomo. Il giapponese non è riuscito a recuperare e non sarà in campo. Torna anche Palacio dal primo minuto in coppia con Icardi in attacco. L’argentino, a lungo fermo per l’infortunio alla caviglia torna a disposizione nel momento in cui Osvaldo dà forfait. Medel favorito su M’vila. Napoli con il solito 4-2-3-1. Panchina per Jorghinho. Hamsik galvanizzato dalla doppietta nella sfida decisiva con la Slovacchia è in campo per dire la sua.
PRIMO TEMPO Decisamente un primo tempo all’arrembaggio quello dei padroni di casa che tengono un buon ritmo per tutti i 45 minuti di gioco lottando su ogni pallone e mantenendo un pressing alto costante. Proprio quell’atteggiamento mancante, per il quale han subito critiche in queste settimane da incubo, oggi sembra la molla in più a disposizione degli uomini di Mazzarri. Decisamente spento il Napoli di Benitez che confeziona qualche buona giocata ma latita in aggressività e convinzione. Che i nerazzurri fanno proprie con determinazione. Obi prova subito, al 5’, a suonar la carica. In campo al posto di Nagatomo, Jules converge e poi carica il sinistro ma il tiro è troppo centrale e Rafael blocca in due tempi. Forse pretende troppo da se stesso il giovane nerazzurro. Il Napoli non vuol stare a guardare. Insigne regala un esterno destro per Higuain che stoppa il pallone ma non riesce a liberarsi per trovare lo spazio del tiro. Resta una palla davvero pregevole quella dello scugnizzo. L’Inter è però di altro livello e al 10’ inizia ad indirizzare il match. Il primo tiro in porta per il Napoli arriva invece al 12’. Zuniga scarica un destro nelle mani di Handanovic in presa facile. Un minuto dopo, il primo squillo di Higuain, al 13’, frutta il primo corner azzurro. Sugli sviluppi Handanovic ci va col pugno, non si fida della presa il portierone nerazzurro. Il Napoli sembra svegliarsi dal torpore che l’aveva colpito in avvio. È attendista la squadra di Benitez ma di tanto in tanto prova a cambiar passo. Però non ce n’è e al 17’ arriva la prima grande occasione del match, per Icardi. Hernanes riesce ad imbeccare l’argentino che di fronte a Rafael spara però alto sopra la traversa. Mazzarri può essere soddisfatto dei suoi sul piano del ritmo per i primi 20 minuti. E al 23’ è ancora Inter. Kovacic confeziona un traversone lungo a cercare ancora Icardi che svetta su tutti, striscia il pallone ma la sfera scivola a fil di palo. Altra occasione pericolosa creata da Icardi. I nerazzurri sono davvero propositivi. Il Napoli fatica nella gestione del gioco. E si vede. Al 29’, Hamsik scarica sul primo palo, si oppone a mani aperte Handanovic. L’Inter è sempre nella trequarti avversaria. La più grande palla gol per i padroni di casa arriva però al 39’. Hernanes scarica un sinistro dopo un controllo perfetto con il petto ma il palo gli nega la gioia del gol. Al 43’ Insigne pesca Higuain in posizione pericolosa ma Handanovic risponde presente. Orsato manda tutti negli spogliatoi. C’è molto da rivedere per il Napoli. Insigne ed Higuain provano a farsi pericolosi ma la squadra partenopea manca di convinzione. Decisamente più completa l’Inter. Hernanes e Kovacic la fanno da padrone nella metà campo.
SECONDO TEMPO Nella ripresa gli uomini di Benitez sembrano rientrare in campo con più caparbietà. L’Inter è più schiacciato ma i partenopei non trovano efficacia. Al 50’ però, sale male la linea difensiva dei nerazzurri, Obi devia il tiro di Insigne ed è provvidenziale. Il pallone impatta il palo. Pari e patta nella conta dei legni dunque. Ma la gara continua e al 57’ Vidic si posiziona in area svettando su tutti per colpire di testa sugli sviluppi di un angolo. Ancora una volta il pallone finisce troppo alto. A tratti è un match brutto e la fatica si avverte. Non per Handanovic, poco impegnato finora che al 65’ si supera sul tiro velenoso dalla distanza di Callejon. Ciò che di buonosi era costruito nel primo tempo, un errore in difesa lo distrugge in un attimo. Errore clamoroso quello di Vidic che sblocca il risultato al 79’. Il difensore spizza male lasciando a Callejon la possibilità di girarsi e trovare il quarto gol di fila in stagione. Colpita in una fase della gara in cui sembrava poter gestire il tutto, l’Inter prova a reagire. Molto meno continua nella manovra in questa ripresa, viene punita proprio in un momento di calo. Ma dicevamo del carattere ritrovato. Servito freddo. Immediata arriva la risposta. All’81’, il neo entrato Guarin pareggia i conti con un tunnel insolente. Secondo gol per lui in campionato dopo quello contro il Sassuolo. E tutto da rifare. Si deciderà sulle energie rimaste. È una gara a chi ne ha di più. Meno lucidità per entrambe, come è ovvio che sia. E mentre Mazzarri viene espulso per l’eccessivo entusiasmo al gol del pareggio, Vidic riscatta il clamoroso errore del vantaggio partenopeo impedendo il tiro a colpo sicuro di Higuain imbeccato da Mertens. Ma la doccia fredda arriva lo stesso, a pochi secondi dal 90’. Che giocata di David Lopez! Palla fantastica la sua alle spalle di Ranocchia che perde l’inserimento di Callejon. L’ex Real non se lo fa ripetere due volte e li punisce, ancora. Doppietta per lui. Ma l’incredibile è ad un passo. Reagisce ancora l’Inter. È perfetto l’inserimento di Hernanes su cross di Dodò e di testa punisce Rafael. Anche qui qualche pecca della difesa con Goulham che non chiude bene. Sfuma poi, sulla testa di Mbaye, l’ultima occasione della gara. Finisce dopo quattro minuti di recupero. Inter ferma a 9. Napoli sale a 11. Ma l’Inter può e deve ripartire da qui.
Ecco la classifica della Seria A, in attesa del posticipo di domani sera tra Genoa ed Empoli.