In settimana, un grande ex come Beppe Bergomi aveva sottolineato l'importanza di uno schieramento a due punte. É quasi una convenzione, un po' come il rombo di centrocampo con Mancini prima e Mourinho poi. Il campo ha ascoltato e ha emesso un verdetto.
L'Inter apprezzata ieri pomeriggio contro il modesto Sassuolo ha cambiato, almeno sulla carta. Un solo incontrista, due mezzali di grande qualità e due terzini che si trasformano in vere e proprie ali quando si applica la fase offensiva. Voilà. Una manovra che finalmente ammette fantasia e personalità anche per le vie centrali, abbandonando il vecchio canone del 'terzino di Mazzarri' che fa la differenza. Hernanes e soprattutto Kovacic sono liberi di agire, inventare, stupire, dietro ci pensa Medel. Il cileno é già idolo dei tifosi per grinta e voglia di lottare. Lo stesso tecnico livornese lo ha definito 'ago della bilancia', equatore del mondo nerazzurro. Un plauso va fatto alla difesa che, imprecisioni a parte, non subisce gol per la seconda partita di campionato consecutiva.
É l'Inter dei tifosi. Una squadra che corre, crea e può sbagliare. L'eta media é scesa vistosamente, tutti vogliono dare il massimo e non ci sono top player. Tornando alle due punte, devastante l'impatto di Mauro Icardi, vero e proprio killer nell'area di rigore avversaria. Due punte, due mezzali e tanta fame. L'Inter ha voglia di stupire.