È un Inter cinica, devastante, spettacolare e arrembante quella che surclassa 6-0 il modesto Stjarnan nella notte di San Siro conquistando il passaggio alla fase a gironi di Europa League. Nonostante il successo dell’andata, in Islanda finì 0-3, ipotecasse già il passaggio del turno a proprio favore, la squadra di Mazzarri non si è cullata sugli allori ma ha sfoggiato una veste tirata a lucido per onorare l’impegno e regalare al proprio pubblico perle di spettacolarità. Questa sera non è mancato niente. E sebbene l’avversario non mostrasse particolare propensione alla più accesa competitività, è di certo una prova che mette in evidenza segnali importanti. Funziona tutto. Fraseggio perfetto, perfetta complicità a centrocampo e in rifinitura avanzata. Nella notte magica dei nerazzurri brilla la stella di Kovacic, che si sblocca e di reti ne fa tre, le prime in carriera. Brilla Osvaldo, a segno nella ripresa, al primo gol con la maglia dell’Inter e apparso in grande spolvero. Brilla Icardi, subentrato allo stesso Kovacic, che sigla una doppietta con due reti da almanacco del calcio. Ma è la prova corale che conquista. Thohir in tribuna gongola e si diverte aspettando il colpo Lavezzi. Domani, a Montecarlo, i nerazzurri scopriranno gli avversari del girone di Europa League.
PRIMO TEMPO Pur avendo già ipotecato il passaggio alla fase a gironi con il secco 0-3 della gara d’andata, è un’Inter davvero volenterosa quella vista in avvio di partita. Il pubblico accorso numeroso sospinge i propri beniamini con un gran tifo dagli spalti in quella che a tutti gli effetti pare essere una grande festa. I nerazzurri sono in pieno controllo del match, lo Stjaman è ordinato in campo ma subisce nettamente il pressing dei padroni di casa costantemente nella metà campo avversaria già nei primi dieci minuti. Osvaldo, isolato in avanti e alla ricerca di minuti che completino il proprio rodaggio è in palla e dopo qualche buon segnale, al 13’ ne da uno fortissimo: colpo di testa a giro su cross perfetto di Nagatomo e traversa alta scheggiata. Non pago, ci riprova pochi secondi dopo con un tiro che, su rabona di Kovacic, finisce in angolo. Giusto Kovacic. Il croato è ispiratissimo, arretrato sulla linea di centrocampo alla ricerca di qualche buon pallone, smista occasioni, ed è complice del pregevole fraseggio a centrocampo con Osvaldo e Hernanes. Il profeta ci prova di testa poi va in progressione sulla fascia e lascia senza fiato. L’Intesa con Osvaldo è totale, così pare. Nonostante il totale controllo della partita, la pressione che non c’è evidentemente giova allo spettacolo, bisogna aspettare il minuto 27’ per il vantaggio. A siglarlo, alla prima in carriera, l’asso croato, Kovacic. Il suo è un tocco di rapina. Cross di D’ambrosio, su palla vagante Mateo si fa trovare pronto e infila di volee. Qualificazione archiviata ma non è finita. Calcio champagne sembrerebbe. Lo Stjarman non esiste e allora Kovacic ci prende gusto e cinque minuti più tardi fa 2-0. Questa volta, alla prima doppietta personale, il gol è incredibile. Un pregevole pallonetto di esterno a tu per tu con il portiere avversario. L’assist di Osvaldo con colpo di tacco al volo ne è stato il preludio altrettanto gustoso. Alla fiera del bel gioco e della spettacolarità provano allora a partecipare in molti. L’ultimo sussulto del primo tempo è nella bordata di M’Vila con il destro da fuori che salva Jonsson per la mira. Sul 5-0 complessivo si chiudono i primi 45 minuti.
SECONDO TEMPO Nemmeno il tempo di tornare in campo che c’è gloria anche per Osvaldo, ed era nell’aria. Lo stacco di testa del nuovo acquisto interista, su cross del solito Nagatomo, è imperioso. 3-0 e discorso chiuso, se ce ne fosse stato il bisogno di ricordarlo. Non per i nerazzurri però, non per Mateo Kovacic che sugella la sua serata con una tripletta e trova gli onori della cronaca e del talento ora davvero sbocciato. Botta di collo esterno rasoterra del croato su assist di un Nagatomo imprendibile. E sono quattro. Standing ovation per il man of the match quando Mazzarri lo richiama al 53’ per dar spazio ad Icardi. Ed il neo entrato, giusto il tempo di prender le misure, regala la manita ai tifosi nerazzurri. E lo fa di gran classe. Protegge palla, si gira e libera l’interno destro a giro nell’angolino alla sinistra del portiere. L’Inter concreta e spietata regala davvero spettacolo. E non accenna a volersi accontentare. Tant’è che finisce in goleada. Mauro Icardi sigla la doppietta personale: scavetto d’autore il suo poi nasconde il pallone e insacca alle spalle di Jonsson. È il minuto 80. Da lì al fischio finale di Lechner succede poco altro. A San Siro è festa grande, domani i nerazzurri conosceranno i propri avversari nel girone di EL.