Stop! Il Corriere dello Sport ne è sicuro: Silvio Berlusconi ha cancellato il summit di Arcore previsto per domani sera e ha fatto sapere ad Adriano Galliani che non è disposto a nessun sacrificio economico per il mercato del Milan. La testata sportiva di Roma parla di una nuova, e ancora più dura, spending-review imposta dal presidente rossonero a tutta la società. Ecco la doccia gelata (e qui l'IceBucketChallenge non centra), proprio quando si sperava in un colpo di teatro di Berlusconi per infiammare le ultime ore di mercato. Fine dunque ai sogni di rinascita dei tifosi rossoneri: niente Falcao (naturalmente), niente Jackson Martinez e niente Destro. Anche la pista Cerci sarà abbandonata, costano tutti troppo per il Milan. Scenario catastrofico quello in casa rossonera se dovesse essere confermato. Qualcuno già sognava in un grande acquisto capace di riaccendere i cuori rossoneri, magari seguito dalla solita dichiarazione di rito di Galliani: "Tutto questo è stato possibile grazie all'amore del nostro presidente Berlusconi, sempre pronto a fare sacrifici anche economici per il suo Milan". No, non sarà così. Il Diavolo non spende più, forse non può o forse non vuole più. Il 28 agosto 2013 i tifosi esponevano a San Siro un doppio striscione con una contestazione alla società per i movimenti di mercato operati in quella sessione; a un anno di distanza lo scenario potrebbe essere anche peggiore.
A 6 giorni dalla chiusura del calciomercato, a mister Inzaghi mancherebbero ancora (almeno) un centrocampista centrale (o meglio, un playmaker), un esterno d'attacco e un centravanti. Dopo la cessione di Balotelli, sembrava che il Milan fosse ritornato ad essere il re del mercato: contatti telefonici, giocatori ad un passo, accordi di massima con procuratori e club... L'euforia è durata circa 48 ore. I 20 milioni incassati dalla cessione di SuperMario (da cui bisogna detrarre le rate ancora da pagare al Manchester City per il suo acquisto di due stagioni fa) devono bastare ad Adriano Galliani per tutte le operazioni in entrata. Le casse di via Aldo Rossi non saranno aperte per un nuovo acquisto. Ed ecco quindi che, dopo Samuel Eto'o, prima vicinissimo a un ritorno a Milano, poi finito all'Everton, sfumano anche gli altri obiettivi principali. Per Jackson Martinez servirebbero almeno 30 milioni, cifra ad oggi inarrivabile per il Milan, e per Destro era richiesto un "piccolo" sacrificio economico al presidente, a quanto pare negato. Rimangono dunque solo le opportunità "low cost". Il virgolettato è però d'obbligo perchè al momento l'unica pista fattibile è quella che porta a Fernando Torres. Lo spagnolo del Chelsea sarebbe acquistabile per una cifra vicino allo zero perchè ai margini del progetto Mourinho, ma chiede un contratto pluriennale da, almeno, 5 milioni di euro netti l'anno. Il Milan, per la politica del monteingaggi, per ora ne offre solo 3 (quasi la metà ndr).
I POSSIBILI SCENARI- A questo punto, Adriano Galliani è chiamato al miracolo. L'amministratore delegato rossonero deve riuscire a rinforzare l'organico della squadra senza intaccare il budget imposto dal presidente. Come già detto, senza denaro contante o investibile, tramontano le piste Jackson Martinez e Mattia Destro. Un peccato soprattutto per il secondo, dato che tra Roma e Milan ballavano "solo" circa 7/8 milioni dopo l'ultimo incontro con il ds Sabatini. A quanto pare però in via Aldo Rossi non c'è la disponibilità economica per coprire tale distanza. Per Fernando Torres il problema sarebbe l'ingaggio, dato che con il Chelsea c'è già un'intesa di massima su un prestito con diritto di riscatto obbligatorio. Se anche El Nino dovesse essere considerato troppo caro, o non riscontrasse l'entusiasmo di Filippo Inzaghi, ecco però che le opzioni disponibili si ridurrebbero a una sola: puntare su uno tra Roberto Soldado del Tottenham e (nome delle ultime ore) Fabio Borini, ex Roma e rientrato al Liverpool dopo il prestito al Sunderland.
E se non dovesse arrivare nessuno? Non è scontato che il Milan piazzi un colpo in attacco entro la fine del mercato. In tal caso Niang sarebbe catechizzato a diventare una prima punta e anche Menez potrebbe essere utilizzato come "falso nueve", proprio all'ultima spiaggia... Anche per l'attaccante esterno, per buona pace di Inzaghi, le cose si complicano: anche Alessio Cerci sembra ormai un obiettivo fallito, soprattutto dopo le parole del presidente Cairo che ha affermato: "Non posso aspettare il Milan in eterno, i veri acquirenti sono all'estero". Intanto il cartellino di Maxime Lestienne del Bruges è stato completamente acquistato da un fondo d'investimento sportivo qatariota e, ora, ci sarebbe la possibilità di prenderlo in prestito. Il giocatore però arriverebbe solo le ultime ore di mercato. Nessuna novità nemmeno sul giovane Marco van Ginkel del Chelsea: Mourinho non è così sicuro di voler lasciare partire in prestito il talento olandese, reduce da un bruttissimo infortunio al ginocchio. Dzemaili rimane ancora in congelato e potrebbe essere acquistato l'ultimo giorno di calciomercato come rinforzo in extremis se il Napoli capisse di non poterlo trattenere. Tutto tace invece per quanto riguarda Rabiot (PSG) e Taarabt, inspiegabilmente accantonato anche se possibile acquisto di qualità a basso costo. Siamo alle battute finali, il Milan poteva essere il protagonista di questi ultimi giorni di mercato ma rischia di essere rilegato a un ruolo di comparsa. I tifosi attendono e pregano, con la speranza di non dover riproporre altri striscioni di contestazione domenica a San Siro...