Notte d'Europa. Un'atmosfera diversa, antica. Non è certo una notte di Champions, non porta con sè ricordi storici o impressioni indelebili, ma è il punto di partenza, o meglio di ripartenza dell'Inter formato Thohir. Si comincia dalla stessa competizione, l'Europa League, che ha ospitato la squadra nerazzurra nella sua ultima uscita oltre il suolo italiano. Con Stramaccioni alla guida, due stagioni fa, fu il Tottenham a fermare la corsa di un'Inter orgogliosa. Ora, in Islanda, in una terra che racconta poco o nulla sul mondo del calcio, un approccio diverso, contro lo Stjarnan, realtà poco conosciuta e forse per questo in parte temibile.
Erick Thohir ha fatto a sapere a Walter Mazzarri che l'Inter non può prescindere dall'approdo alla fase successiva, per motivi di prestigio, soprattutto per una questione economica. La fase a gironi deve essere il primo passo verso un'annata destinata a snodarsi lungo due filoni, quello europeo appunto e quello di casa nostra, con il sogno terza piazza che significa ritorno in Champions. Il mercato ha servito a Mazzarri carte opportune, attese. Non tutto il mazzo questa sera a disposizione del tecnico. Medel si allena ad Appiano, per vedere il cileno in mediana ancora troppo presto. Osvaldo partirà dalla panchina, pronto a supportare Icardi nella ripresa.
Due le assenze di prestigio nell'Inter. Non c'è Palacio, cancellato dalla prima lista Uefa per far posto a Kuzmanovic. Ancora latente la condizione dell'argentino, frenato dalle fatiche mondiali e da acciacchi in serie. Fuori anche Nagatomo, ai box per un problema muscolare. Al suo posto Dodò, una delle sorprese del pre-campionato. A guidare la difesa Vidic, con M'Vila schermo di protezione davanti alla retroguardia. Resta il punto interrogativo in zona offensiva. Sul mercato l'Inter, in attesa di cessioni illustri, continua a sondare la rosa delle seconde punte, ma nessun colpo pare in dirittura d'arrivo. Plausibile un ritorno di Biabiany, magari con l'inserimento di Botta nell'affare. Nel frattempo, senza alternative, Mazzarri punta su Icardi, con alle spalle un collante di qualità, Hernanes.
Il brasiliano non è stato convocato da Dunga per le due amichevoli con Colombia e Ecuador e punta al riscatto. La compatibilità con Mateo Kovacic resta un rebus. Nella recente uscita in Grecia contro il Paok i due non hanno brillato, così come in Germania contro l'Eintracht. Il tentativo del tecnico di assemblarli in mezzo al campo sì è scontrato con l'esigenza di fornire equilibrio alla squadra.
In conferenza stampa Mazzarri ha invitati i suoi a non sottovalutare l'impegno. Un risultato positivo in trasferta permetterebbe di affrontare con maggior tranquillità il ritorno, ma soprattutto di preparare con più attenzione l'esordio in campionato sul campo del Torino "Loro sono imbattuti da sei giornate, loro stessi hanno ammesso di essere in condizioni migliori di noi, anche perché sono in pieno campionato e hanno passato già due sbarramenti di playoff. Se sentiamo pressione? Se c'è bisogna tradurla in positivo, ma è chiaro che il turno lo dobbiamo passare sia per l'Europa e sia perché siamo favoriti anche per il nome che portiamo"
"Non dobbiamo dar loro la possibilità di colpirci e pensare che il solo gioco possa farci uscire dagli ostacoli. Loro sanno che noi, di principio, vogliamo sempre fare la partita e avere una nostra identità, quindi cercheranno di difendere e ripartire sfruttando alcune disfunzioni che ad inizio anno potrebbe capitare di avere. Il loro allenatore parlava di sfruttamento di spazi fra le linee, abbiamo studiato loro e l'elemento più pericoloso (Gunnarsson, ndi) dei nostri avversari, quindi dovremo stare attenti. Hanno giocatori di qualità, e per quel che mi riguarda è un'occasione per verificare lo stato di forma della squadra"
Probabile formazione Inter: