Da possibile partente a capitano. Il futuro di Andrea Ranocchia è all'Inter, con la fascia che per anni è stata di Javier Zanetti. Con il passare dei mesi il centrale si è ripreso campo e fiducia, dopo una stagione trascorsa, soprattutto nella prima parte, tra dubbi e incertezze. La condizione, psicologica in primis, del ragazzo aveva destato parecchie perplessità in casa Inter. Non è mai stato in discussione il valore tecnico, quanto la capacità di essere leader. In un ruolo delicato la personalità è componente essenziale.
A invertire la rotta le ultime uscite della deludente stagione scorsa. Ranocchia chiude in crescendo e convince Mazzarri e Thohir ad affidargli presente e futuro. Con il rinnovo, arriva anche l'elezione a primo uomo in campo. Parlerà Ranocchia per i compagni, non cosa da poco. Sfuma quindi la possibile cessione, paventata mesi orsono, quando Conte, ancora alla guida della Juve, aveva individuato proprio lui per rinforzare il reparto arretrato bianconero.
A Inter Channel, è lo stesso Ranocchia a commentare il ritiro nerazzurro, con l'esordio europeo con lo Stjarnan alle porte "E' stata un'estate intensa e impegnativa, abbiamo lavorato molto. Ho visto grandissima positività tra staff, squadra e allenatore. Siamo migliorati molto dall'inizio, ma ora inizia la parte vera. Servirà attenzione, queste sono le partite più difficili. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare l'avversario, sarebbe l'errore più grave. Dobbiamo andare lì per fare la partita e per ricreare quanto preparato in allenamento".
"La cosa che balza all'occhio è che quest'anno il gruppo è forte, è partito carico. Sono andati via ragazzi che hanno vinto tutto, che ci hanno insegnato molto: ora vogliamo dimostrare di poter indossare questa maglia. C'è tanta voglia di vincere, vogliamo riportare l'Inter dove si merita"
L'obiettivo è migliorare la qualificazione all'Europa League dello scorso anno. Il sogno, alimentato dalla buona presenza in Guinness Cup, è quello di chiudere tra le prime tre per riassaporare la Coppa più prestigiosa, sollevata solo qualche anno fa "Quest'anno sono importanti tutte le partite, che si tratti di campionato, Coppa Italia o campionato. Puntiamo ad arrivare in fondo a tutte le competizioni. E al Torino penseremo dopo le partite d'Europa League, ora siamo concentrati su quello. Dobbiamo pensare a noi, dobbiamo lavorare sui concetti che ci dice il mister, dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista. Se pensiamo a noi e non agli altri, ci toglieremo delle belle soddisfazioni".