"La richiesta di Inzaghi? Attaccante destro mancino, i nomi li sapete anche voi." Adriano Galliani lo ha ripetuto ormai decine di volte, è questo l'identikit richiesto da mister Inzaghi ed è questo il tipo di giocatore che i rossoneri proveranno ad acquistare per puntellare il reparto offensivo. I nomi: Adel Taarabt, Alessio Cerci e Joel Campbell. Tre giocatori diversi, tre storie altisonanti, tre operazioni completamente differenti, ad accomunarli però la possibilità di diventare la nuova freccia dell'attacco rossonero. La preferenza di SuperPippo non è un mistero, lui vorrebbe Cerci, ma il giocatore granata è anche il più caro. Vediamo allora di fare il punto della situazione sul valzer degli esterni d'attacco in casa Milan.
TAARABT- Adel Taarabt, franco-marocchino classe 1989, è di proprietà del QPR. Il talento nativo di Fes ha già vestito la maglia rossonera per 6 mesi dopo il prestito stabilito nell'ultima sessione del mercato di gennaio. L'esperienza rossonera è stata più che positiva, Taarabt è stato il vero crack del Milan sotto la gestione Seedorf e con i suoi colpi ha stregato una platea altamente esigente come San Siro. Dopo i numeri e il talento mostrato e le 14 presenze impreziosite da 4 gol e alcuni assist, il suo riscatto, fissato a 7 mln di euro, sembrava una formalità. Il Milan ha deciso invece di rifiutare il diritto di riscatto sul giocatore per ottenere uno sconto sul cartellino (come ha fatto per Rami col Valencia) ma la trattativa si è arenata. Il fantasista però ha subito espresso alla società inglese di non essere intenzionato a onorare il contratto che lo lega al club londinese fino al 2015. Adel vuole solo il Milan e ha spinto per un suo ritorno in rossonero, alcuni dicono perchè confortato da Galliani che gli avrebbe detto "Non firmare con nessuno, torni da noi". La trattativa sembrava potessere decollare dopo le parole dell'allenatore del QPR Redknapp che confermava la volontà del marocchino di ritornare in Italia ma il Milan ha deciso di temporeggiare ancora. Nella giornata di martedì è atteso però a Forte dei Marmi Kia Joorabchian, agente di Taarabt, per parlare con Galliani e definire la possibilità del passaggio definitivo del suo assistito in rossonero, cercando di strappare uno sconto di qualche milione agli inglesi. Per una cifra intorno ai 5 mln San Siro potrebbe riavere il suo idolo della scorsa stagione e Inzaghi avrebbe il suo esterno (anche se non mancino) da schierare sulla destra.
CERCI- Alessio Cerci, è lui il giocatore che fa sognare Inzaghi. Il classe 1987 originario di Velletri e in forza dal 2012 al Torino, incarna perfettamente l'identikit tracciato dal nuovo allenatore rossonero e Pippo lo farà nuovamente presente mercoledì nel summit di Arcore con Galliani e Silvio Berlusconi. Esterno d'attacco mancino ma che ama giocare a destra per rientrare sul piede forte, bravo nell'uno contro uno, già ambientato nel massimo campionato italiano anche a fronte di esperienze importanti con Roma e Fiorentina. L'anno scorso, insieme al capocannoniere Ciro Immobile, ha formato la coppia da gol più prolifica (e spettacolare) dell'intera Serie A, pur giocando in una squadra non di primissima fascia. Il Milan è sulle sue tracce da qualche sessione di mercato e la mancata volontà di acquistare il giocatore in passato si è rivelato un errore perchè il prezzo fissato oggi per il suo cartellino è schizzato alle stelle. 20 mln, questa la cifra che chiede Urbano Cairo, patron del Torino, per lasciar partire il suo gioiello dopo l'addio anche di Immobile, già vestito della nuova maglia del Borussia Dortmund. Galliani ha provato a trattare con Cairo e i due si sono sentiti più volte ma le parti sono ancora molto distanti. Il Milan non ha liquidità sufficiente per soddisfare le richieste dei granata e sullo sfondo sono sempre presenti Atletico Madrid e Monaco che offrono invece denaro contante, con offerte concrete che vanno dai 12 ai 15 mln di euro. Cerci preferirebbe di gran lunga la destinazione Milano perchè gli consentirebbe di rimanere in Italia, anche a discapito di non partecipare alla Champions League ma l'offerta al Torino deve essere quella giusta. L'ostacolo da superare per regalare a Inzaghi il suo sogno di mezza estate è (solo) il prezzo del cartellino.
CAMPBELL- Joel Campbell, nato a San Josè nel 1992 e un mondiale da protagonista con la Costa Rica alle spalle. Il giovane attaccante di proprietà dell'Arsenal può giocare indifferentemente come prima o seconda punta, è dotato di grande rapidità e velocità sia in allungo che sul breve. Il Milan ha visto in lui caratteristiche che nessun altro giocatore nella rosa attuale può vantare. L'ottima annata passata in prestito all'Olympiakos e l'esplosione nel mondiale brasiliano con la sua nazionale, hanno fatto si che i rossoneri sguinzagliassero i loro osservatori per visionarlo. Le impressioni raccolte dopo le amichevoli giocate dall'Arsenal sono state più che positive e Campbell è così diventato un serio obiettivo del mercato del Diavolo. I tabloid inglesi avevano anche affermato che il giocatore sarebbe stato entusiasta di trasferirsi a Milano, allettato dall'idea di diventare il trascinatore di un grande club, ma non è della stessa idea Arsene Wenger, allenatore e manager dell'Arsenal. Per il tecnico dei Gunners l'esterno costaricano, pur non essendo un titolare, può essere una pedina fondamentale per l'attacco della sua squadra nella stagione ormai alle porte. Wenger è sempre restio a lasciar partire giovani talenti dal suo Arsenal e, nelle condizioni attuali, difficilmente il Milan potrà tentarlo a suon di milioni con un'offerta irrinunciabile. I rossoneri, per arrivare a Campbell, potrebbero far leva sulla volontà del giocatore e offrire fino a 8/9 mln di euro, oppure chiedere l'esterno più un conguaglio economico sacrificando Mario Balotelli.
LA SCELTA- Mancano meno di 20 giorni alla fine della sessione di mercato. Il Milan, e soprattutto Adriano Galliani, hanno dimostrato che i colpi di teatro all'ultimo secondo possono regalare qualche grande campione (per ultimo, vedi Ibrahimovic nel 2010) al pubblico di San Siro. Il Diavolo però deve scegliere in fretta perchè Inzaghi ha bisogno anche di lavorare con il nuovo acquisto per inserirlo negli schemi offensivi rossoneri. Taarabt sarebbe un ritorno gradito al popolo, a quei tifosi che possono essere l'arma in più, ma anche la zavorra, del nuovo Milan. Allenatore e società si dice abbiano dei dubbi sul carattere del ragazzo, ma per quanto visto in campo e a quelle cifre il marocchino sarebbe un vero affare. Cerci è il sogno ma o il giocatore si sbilancia personalmente verso i rossoneri o Silvio Berlusconi deve aprire il portafogli e staccare un assegno importante, altrimenti non se ne fa nulla. Campbell sarebbe molto più che un rincalzo dell'ultimo secondo ma c'è da convincere Wenger a lasciarlo partire. Sacrificare però Balotelli a questo punto del mercato, senza un'alternativa valida a portata di mano, non avrebbe senso. Siamo quasi in dirittura d'arrivo, tutto può accadere. La trattativa lampo per Diego Lopez ha insegnato che tutto si può chiudere in poche ore. Martedì l'incontro con l'agente di Taarabt, Mercoledì il summit di Arcore e il telefonino sempre caldo verso Torino e Londra, sponda Arsenal. Il Milan avrà il suo esterno d'attacco, vedremo quale nome sarà stampato su quella maglia rossonera e gridato dai tifosi al primo gol della stagione.