Giorno di presentazione per Pablo Daniel Osvaldo che, alla Pinetina, ha risposto alle molte domande dei cronisti presenti.
L'attaccante italo-argentino è arrivato in prestito dal Southampton, queste le prime sensazioni: "È un onore arrivare all'Inter, sono contento e non vedo l'ora di ricominciare. Non aveno neessun dubbio quando ha chiamato l'Inter".
Osvaldo non ha nascosto di avere fame e voglia di conquistare trofei e tornare protagonista anche dopo l'amara conlcuisone dell'esperienza juventina: "Ho tanta fame, perché l'ultimo è stato un anno particolare e voglio tornare ai miei livelli con questa maglia.Ora sono tranquillo. Sono stato bene alla Juve e ho vinto lo scudetto cosa mai capitata prima. Su altre proposte ne sa il mio procuratore, ne parla lui. L'obiettivo è lavorare, inutile fare ragionamenti prima. Sarà il campo a dire se saremo da scudetto".
Osvaldo ha avuto modo anche di parlare già con il tecnico Walter Mazzarri: "Delle cose importanti ne parleremo nei prossimi giorni. Fa piacere stare con un tecnico che mi voleva in passato".
L'attaccante ha comnque vissuto anni molto prolifici dal punto di vista delle realizzazioni anche se l'anno in Premier non è stato facile: "Cosa sia successo non lo so, forse un mancato adattamento al calcio inglese poi l'arrivo a metà stagione in un altro club non è mai facile. Non ho avuto continuità alla Juve perché c'erano Llorente e Tevez. Sarò soddisfatto se la squadra raggiungerà gli obiettivi, poi io darò il massimo". Osvaldo ha intenzione di rifarsi: "Per me è un'opportunità, se farò bene resterò all'Inter per tanti anni, non la vedo come una cosa che mi lascia amarezza. Io top player? Parliamone tra qualche mese".
Le domande si spostano poi sul rapporto con due nuovi compagni di squadra, l'ultimo arrivato, Gary Medel: "È un grandissimo giocatore, che può darci qualità e forza. L'ho visto giocare ai tempi del Boca Juniors di cui sono tifoso. Come ho detto prima, è un giocatore di forza, quantità e qualità e ci può dare una mano" e il compango di reparto, Mauro Icardi: "Ha qualità straordinarie ed è un giocatore fantastico. Penso che tranquillamente, se il mister deciderà di farci giocare insieme, sapremo adattarci".
Osvaldo è chiamato anche a rimpiazzare Diego Milito, tornato in Argenitna dopo aver dato tutto per l'Inter, la punta non sembra però soffrire troppo il confronto: "Per me un onore essere il suo erede, poi c'è anche il giusto peso. Posso prendere ad esempio quello che ha fatto lui qui all'Inter, e se posso migliorarlo bene. Ma per me valgono tutte e due le cose".
Capitolo ex squadre, si parte da quelle a cui è rimasto più legato: "Tutte mi hanno lasciato qualcosa. La Juve per aver vinto lo scudetto ha lasciato qualcosa di speciale, poi anche l'Espanyol avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, sono stato benissimo e ricorderò sempre. Speriamo che l'Inter superi queste emozioni", per arrivare alle possibili nuovi rivali: "Sono tranquillo di quello che ho fatto in passato. Non ho rivalità personale, forse è quella di gruppo che poi fa sì che lottiamo per gli stessi interessi".
Nella sua crescita, Osvaldo vuole far rientrare anche la riconquista di un posto in nazionale la cui assenza, secondo lui, non è dipesa dalla scelta di trasfersi a Torino nel mercato invernale: "Non penso di essermi giocato il Mondiale per la Juve ma per le scelte del ct. Penso di aver fatto due anni in Nazionale senza mancare una convocazione. Ma sono convinto che non sia per il poco spazio".
La conferenza stampa si è poi chiusa con una riflessione sul carattere di Osvaldo, ritenuto spesso una "testa calda": "Sicuramente ho un carattere particolare. È vero però che la stampa esagera o inventa situazioni".