Torna l'Inter, arriva Osvaldo. La Guinness Cup, in suolo americano, ha riacceso un entusiasmo sopito da una serie di stagioni in chiaroscuro. Dopo l'epopea firmata Mourinho, l'Inter ha vissuto un periodo di ridimensionamento, estromessa perfino dalle coppe europee di cui è stata, nel 2010, regina. Con l'addio dei senatori e di Moratti, l'inizio di una fase nuova, improntata a una gestione meno familiare e più "economica". Thohir ha costruito in pochi mesi una squadra pronta a giocarsi, se non la vittoria, carte importanti. Già a luglio Mazzarri ha a disposizione un organico importante. Vidic, Dodò e M'Vila hanno risposto sul campo ora tocca a Osvaldo. 

L'italo-argentino, giunto in prestito dal Southampton, è sbarcato a Malpensa poche ore fa ed è pronto a sottoporsi alle visite mediche di rito prima di iniziare il lavoro con i compagni. Le prime parole, rilasciate a Gazzetta.it, raccontano la voglia di mettersi in gioco dopo una stagione divisa tra Premier e Serie A, caratterizzata da poche reti e scarsa visibilità "Ho parlato con Mazzarri al telefono. Prima di parlare dell'Inter preferisco fare le visite mediche perché sono scaramantico. Champions o scudetto? Speriamo tutto quello che si può. La Nazionale di sicuro è un obiettivo. Mazzarri? Era contento. Con Icardi speriamo di fare bene".

Chiuso il capitolo Osvaldo, toccherà al cileno Medel. L'intervento di Thohir ha sbloccato l'affare. Il tycoon indonesiano, in accordo con il Presidente del Cardiff Tan, ha risolto i piccoli intoppi della trattativa. Probabile un approdo in Italia mercoledì per il giocatore.

In un clima di festa, è Mazzarri a smontare facili entusiasmi, pericolosi per una squadra in ricostruzione come l'Inter "Lo Scudetto? Lasciamo perdere questi discorsi".