Si conclude con un'altra sconfitta, la terza su altrettante partite, la Guinnes International Champions Cup 2014 per il Milan. I rossoneri perdono anche contro il Liverpool per 2-0 in virtù delle reti di Allen e Suso. La partita, non certo ricchissima di emozioni, può essere riassunta in quattro momenti: l'erroraccio di Essien che manda in porta i Reds per il vantaggio al 17'; il rigore parato da Abbiati a Lambert; la reazione (solo di orgoglio e nervo) del Milan nella ripresa e la rasoiata di Suso al 88' che chiude il match. Disarmante e preoccupante la totale assenza di gioco nei rossoneri che, tralasciando la condizione fisica, non sembrano avere una chiara idea di gioco. Passi avanti invece sul piano dell'impegno, della grinta e della voglia. Inzaghi dovrà lavorare moltissimo, sempre che qualche cosa si muova anche sul fronte calciomercato.

Le pagelle:

Abbiati 6,5: oggi sarebbe ancora lui il titolare in questo Milan. Dà sicurezza al reparto e ipnotizza Lambert sul rigore che poteva far dilagare i Reds. Usato sicuro. (45' Gabriel 5,5: la sua partita è fatta da tanti errori sui rinvii coi piedi, un'uscita scomposta che travolge De Sciglio e lo costringe  a lasciare il campo e il gol subito (incolpevole) da Suso. Acerbo.)

Abate 5: da quella parte gli esterni del Liverpool fanno quello che vogliono. Sterling lo salta sempre e il terzino della nazionale non è positivo nè in fase offensiva nè in fase difensiva. Rivedibile. (81' Zapata: s.v.)

Bonera 5,5: va molto spesso in difficoltà, ma gli svelti e agili attancanti inglesi hanno proprio un altro passo (e un'altra età) rispetto a lui. Inerme.

Rami 5: si sa che un difensore con un fisico come il suo ci mette tempo per entrare in condizione, infatti rimane piantato spesso sulle gambe. Alla scarsa mobilità abbina l'ingenuità causando il calcio di rigore poi parato da Abbiati. Rimandato. (64' Mexes 6: fa sentire il fisico in due occasioni con interventi rudi ma, per il resto, rimane ancorato lì dietro e gioca una mezzora anonima. Solido.)

De Sciglio 6,5: non è brillantissimo e anche per lui le gambe sono un pò pesanti. Ci mette però tanta grinta e determinazione. Prova a spingere sulla fascia e cerca di contenere lo scatenato Ibe con risultati alterni. Propositivo. (75' Albertazzi s.v.)

Essien 4: basta andare a riguardare l'errore sul primo gol del Liverpool per comprendere il voto. Alla scuola calcio su queste cose non si sorvola. Macchinoso, lento, impacciato. Il ruolo di regista basso non è il suo ma da un giocatore del suo calibro e della sua esperienza ci si aspetta più del "compitino". Inadeguato. (64' Honda 5,5: il giapponese continua a non riuscire a esprimersi come fa invece in nazionale. Non entra nel vivo del gioco e rimane spesso defilato. Serve un grandissimo assist a Niang sul finire della ripresa ma è l'unico lampo. Spaesato.)

Muntari 5: la sua forma fisica è lontanissima da quella dei Reds e si vede nella dozzina di falli che commette. Goffo e impacciato, inciampa spesso nelle gambe degli avversari. Prova a giocare qualche pallone ma non è preciso. Spento. (81' Poli s.v.)

Saponara 5,5: inizialmente prova a far valere il suo tasso tecnico e a imbastire la manovra rossonera, ma il tutto dura una decina di minuti. In un ruolo non suo non riesce a incidere. Si spegne alla distanza e sparisce dai radar della partita appena il Liverpool alza il pressing e il ritmo del gioco. Fuori fase.

Niang 7: per impegno e voglia è alla lunga il migliore del Milan. Non combina niente di trascendentale in fase realizzativa ma è l'unico che punta l'uomo e cerca di creare qualche grattacapo alla difesa inglese. Sembra che abbia capito che per rimanere in rossonero deve dimostrare di meritarsi questa maglia. Volenteroso.

El Shaarawy 5,5: fa più il terzino che l'attaccante. Come al solito la sua è una partita di sacrificio ma questo lo porta a non essere incisivo in fase offensiva. Ha un buono spunto sul finire del primo tempo quando scappa verso la porta ma il suo assist per Saponara al centro dell'area viene intercettato da un grande intervento del difensore. Sacrificato. (64' Cristante 6,5: mette in campo la personalità che ci si sarebbe aspettati da Essien. E' roccioso lì in mezzo e prova sempre a giocare a due tocchi. Con un'azione personale sfiora anche un gran gol. Sicuro.)

Pazzini 5,5: non gli arriva un pallone giocabile. Si danna l'anima in mezzo ai massicci difensori inglesi ma è sempre spalle alla porta e non viene chiamato nemmeno una volta alla sponda. I cross che arrivano in area di rigore sono tutti fuori misura. Incolpevole. (45' Balotelli 5,5: entra col piglio giusto e si batte su qualche pallone. Poi però si affievolisce e le due conclusioni che prova dalla lunga distanza non impensieriscono Mignolet. Non riesce ancora una volta a spaccare in due la partita. Inespresso.)

Allenatore, Inzaghi 6: si vede che è un leone in gabbia. Vorrebbe entrare in campo e mangiarsi erba e pallone. Oggi si è visto in parte lo spirito che Pippo chiede ai suoi giocatori. La carenza di gioco è lampante, ma si può migliorare solo col tempo e con qualche innesto di qualità. Atteso.