Sconfitta tra gli applausi. L'Inter esce dal FedExField-Jack Kent Cooke Stadium di Landover (Maryland) tra sorrisi e pacche sulle spalle. Il Manchester United si impone ai rigori contro la squadra di Mazzarri, capace di reggere per 90 minuti il ritmo dei diavoli rossi, oggi più avanti con la preparazione e certamente più simili a quelli che affronteranno l'esordio in campionato. Spicca, nella serata a stelle e strisce, l'intramontabile classe di Nemanja Vidic. L'ex capitano, osannato da compagni e pubblico, sfodera una prestazione di stampo antico, guidando con sicurezza una retroguardia che non concede quasi nulla al temibile trio Rooney - Welbeck - Mata. Scintillante, sulla corsia, Dodò. Se due indizi fanno una prova, il laterale dimostra di poter essere valore aggiunto importante nel comparto esterni.
Mazzarri propone un'Inter simile a quella ammirata con il Real. La novità di giornata è Krhin, in campo dal primo minuto al posto del nigeriano Obi. Per Van Gaal, Smalling e non Blackett nel terzetto difensivo.
Lo United parte forte e al 10' sfiora il vantaggio. Mata disegna una parabola perfetta dalla bandierina. Lo stacco di Jones, centrale classe '92, è strepitoso, ma Handanovic vola a intercettare. Intervento da campione del portiere sloveno. Questa sarà l'unica reale occasione del Manchester nella prima frazione. Se è vero che l'Inter non stuzzica con intensità Lindegaard, l'undici di Mazzarri crea comunque potenziali occasioni. A ispirare la manovra è sempre Dodò. Il brasiliano stravince il duello con Valencia, creando con continuità superiorità numerica.
Lo spartito non cambia nella ripresa. Mazzarri getta subito nella mischia M'Vila. Mentre nel Manchester sono numerosi i cambi operati da Van Gaal. Dentro De Gea tra i pali, Shaw, Nani, Zaha e il partente Kagawa. Standing ovation per Vidic che dopo venti minuti cede il posto ad Andreolli. L'Inter resiste alle folate dello United nei primi minuti e il ritmo, inevitabilmente, cala col passare del tempo. Prevale la stanchezza, emergono nelle gambe le fatiche di giorni di intensi allenamenti. Al 74' pezzo di bravura del trio Kagawa - Fletcher - Nani. Sulla conclusione del portoghese è super Carrizo, subentrato ad Handanovic. Completa il disimpegno un attento D'Ambrosio. Ultimo brivido per l'Inter al minuto 81. Contatto Andreolli - Cleverley, ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per la massima punizione.
La gara si decide ai rigori. La traversa colpita da Andreolli è fatale, perché Fletcher non trema e chiude i conti.
L'Inter chiuderà il girone sabato. Sfida tutta italiana con la Roma di Garcia.