Inter - Real Madrid, un test probante, per il presente, soprattutto per il futuro. Indicazioni utili per lanciare la volata verso l'esordio europeo. Mazzarri prepara il terreno per la nuova stagione affidando la squadra ai nuovi innesti. Al centro della difesa l'esperienza di Vidic a guidare il ritrovato Ranocchia e l'esuberante Juan Jesus. L'ex capitano del Manchester per tenere a freno gli eccessi del giovane brasiliano. Confermata quindi la difesa a tre, con gli esterni di centrocampo, Dodò e D'Ambrosio, in attesa del miglior Nagatomo, chiamati allo sfiancante lavoro di copertura e spinta.
Con Kuzmanovic in regia, stante l'assenza per affaticamento muscolare di Kovacic, confermato da interno Jonathan. Il dinamismo di Obi, spesso frenato nelle scorse stagioni da fastidi muscolari, a completare il reparto. Nella ripresa spazio alla potenza di M'Vila, in attesa di Medel, il cui arrivo si allontana per le resistenze del Cardiff, restio ad accettare i termini di pagamento proposti dall'Inter.
Poche le scelte sul fronte offensivo. Palacio, Alvarez e Guarin devono ancora assorbire le fatiche mondiali. Si punta sul giovane talento di Icardi e Bonazzoli.
Assenze illustri in casa Real. Fuori le stelle più luminose, James Rodriguez e Cristiano Ronaldo. Ancelotti, con Di Maria in partenza, si affida al 4-3-3. Pepe comanda una retroguardia anagraficamente rinnovata, con Nacho centrale e Carvajal a destra. Il classe '93 Mascarell in mezzo. Con lui IIlarramendi e Xabi Alonso. La qualità è garantita da Isco, la cui presenza nella prossima stagione resta incerta, la potenza fisica da Bale. Unica punta Marcos Llorente, prospetto della Castilla.