Galliani, di nuovo. Il Milan riparte da un pezzo di storia. I mesi trascorsi sullo sfondo, ad ammirare la prepotente ascesa di Barbara e le decisioni di Silvio. Il boccone Seedorf, da ingoiare senza proferire verbo. Il fallimento rossonero è coinciso con il rilancio di Adriano che torna prepotentemente padrone del mercato, il suo naturale giardino di casa. Mentre la figlia del Presidente pensa all'espansione del marchio Milan, Galliani guida le operazioni di campo.
Da navigato affabulatore lascia aperte porte e spiragli. Non esistono nel calcio moderno incedibili, nemmeno Balotelli che posta foto e attende l'esordio ufficiale agli ordini del tecnico Inzaghi. Il Mondiale ha segnato la resa di Mario, abbandonato anche dai più fedeli seguaci. Trovare acquirenti, oggi, è più difficile e la permanenza in rossonero sempre più probabile "Non ha mai chiesto di essere ceduto, resterà al Milan. Cerci e Campbell? Come molti altri sono giocatori che hanno caratteristiche che piacciono al nostro allenatore". In partenza Robinho "Ci sono delle offerte e altre ne arriveranno. Troveremo una soluzione".
L'ipotesi Conte "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere", e la prima stoccata alla nuova Juve, guidata dall'ex Allegri "Noi battuti 3-0? Vedo che qualcuno perde con i dilettanti".