APPIANO GENTILE - L'Inter riparte. Al centro sportivo "Angelo Moratti" si è radunata la squadra agli ordini di Walter Mazzarri. Comincia ufficialmente, dunque, la preparazione dei nerazzurri in vista della stagione 2014/2015. Tanta voglia di esserci e di ripartire di slancio per chi, da subito, vuole vivere una grande stagione. È il caso di Nemanja Vidic, nuovo innesto per l’Inter del prossimo anno, presentato alla stampa proprio nel giorno del raduno ad Appiano Gentile.
Il difensore serbo, classe 1981, spiega innanzitutto il perché della sua scelta di venire all’Inter: “L'Inter è un grande club, con storia e tradizione, che ha vinto Champions, scudetti e molti altri titoli. C'è un nuovo progetto a cui ho aderito con enorme soddisfazione. Sono molto contento”.
Dopo 9 anni gloriosi nel campionato inglese, molti pensano che la scelta di venire in Italia sia stata un passo indietro per la sua carriera. Vidic non la pensa così e anzi, rivela che aveva già avuto in passato l’occasione di sbarcare nel nostro paese: “Stavo per venire già 12 anni fa, ma ho scelto di venire ora. Il calcio italiano è giusto per il modo in cui io vedo il calcio. Io non penso che sia un passo indietro: sto arrivando in uno dei più grandi club europei. Ritengo questo progetto un passo in avanti. Era il momento giusto di cambiare. Il calcio italiano è un campionato molto valido, con un gioco di alto livello”.
Vidic, dunque, crede nel nuovo progetto avviato da Erick Thohir. Il serbo è convinto che l’Inter potrà mantenere il suo blasone a livello internazionale: “Ho avuto la possibilità di parlare con Stankovic, che non è stato l'unico serbo a vestire questa maglia. Voglio continuare questa grande tradizione. Non ho parlato direttamente con il presidente Thohir, ma Marco Fassone mi ha parlato del progetto e l'idea mi ha allettato. Il progetto è a lungo termine: la volontà è quella di mantenere l'Inter a un livello alto e io lo condivido. Vorrei anche puntualizzare che nei precedenti trasferimenti sono sempre stato davanti a nuovi progetti. Anche allo United inizialmente non ho vinto. Sono stati progetti a lungo termine e io penso che anche qui si possa fare bene”.
Capitano nello United, capitano all’Inter. C’è anche questa possibilità visto il ritiro di Javier Zanetti: “C'è da dire che devo prima conquistarmi il posto sul campo, non dipende da me. Io mi preparerò al meglio in allenamento. L’ho fatto 9 anni allo United, ma indipendentemente dal discorso del capitano. Non cambia il mio modo di applicarmi sul campo”.
Il modulo di Mazzarri prevede una difesa a tre e Vidic dovrà adattarsi a questo nuovo sistema difensivo. Nonostante ciò, l’ex United ammette che non gli importa molto il tipo di modulo: “L’anno scorso ho guardato alcune partite dell'Inter e ho visto i miei futuri compagni all'opera. E' un modulo con cui non ho mai giocato ma il mio modo di difendere non cambia. Io voglio adattarmi alle scelte del tecnico, che sia difesa a tre o a quattro”.
A proposito del “reparto difensivo”, all'Inter ci sono stati grandi difensori e ora ci sono dei giovani, altrettanto forti. Vidic ne parla così: “E' vero che nel passato ci sono stati difensori importanti, con cui si sono vinti trofei. Ma il merito non è solo loro, ma di tutti. Io voglio far parte della nuova difesa e fare delle prestazioni di altro livello. Lucio, Samuel, Materazzi, Zanetti e altri hanno fatto la storia dell'Inter. Quelli di quest'anno? Ho visto delle gare e li ho osservati. Ci sono anche importanti giovani che possono migliorare negli anni. Non vedo l'ora di far parte di questa difesa e di guadagnarmi il posto”.
L’Inter, l’anno prossimo, non giocherà in Champions. Per Vidic non è un problema: “Anche se fossi stato allo United non l’avrei giocata. E' stata una scelta di cui non mi pento. Giocheremo l'Europa League, avremo 30 giocatori di livello che potranno giocare queste competizioni. Ognuno potrà provare le sue capacità con tre competizioni e non credo possa essere un problema per noi”.