Si muove l'Europa. I sondaggi si sprecano e l'Inter comincia a riflettere. Non solo l'Atletico Madrid di Simeone, ora anche il Bayern Monaco. I difensori di caratura internazionale sono merce rara e i top club cercano di accaparrarsi quanto di meglio offre il mercato, con un occhio alla situazione contrattuale. Andrea Ranocchia attira non solo per capacità tecniche, ma anche per età e scadenza. L'attuale rapporto con i nerazzurri termina infatti nel 2015 e in caso di mancato prolungamento il giocatore, da gennaio, può accordarsi con altri club.
L'Inter ha già espresso per voce di Mazzarri e della stessa proprietà la volontà di far del difensore un punto fermo del nuovo progetto. Ranocchia è uno dei principali candidati a indossare la fascia di capitano lasciata vacante da Javier Zanetti. Quello che invece la società non può permettersi è il mancato rinnovo. Troppo alto il rischio di perdere un talento a prezzo stracciato. L'idea è che Andrea intenda aspettare le convocazioni di Prandelli, quindi il 2 giugno, ma la tensione in casa Inter comincia a salire. Le sirene europee complicano l'affare, aldilà dell'ottimo rapporto tra le parti, ricostruito nel finale di stagione, dopo un inizio difficile, caratterizzato da panchine e dubbi.
Se per Ranocchia si attende, non per Alvarez. L'argentino, indicato da molti come possibile partente, pare vicino a una permanenza in nerazzurro. Le parti si sono trovate in una situazione intermedia. 2,2 milioni di euro all'anno. Questa la possibile cifra percepita da Ricky con l'adeguamento. Evidente che la conferma di Alvarez porti lontano da San Siro Fredy Guarin. Il colombiano non ha gradito le continue esclusioni nel rush finale, dopo le rassicurazioni del mercato invernale. Obiettivo di Thohir è ricavare una quindicina di milioni da reinvestire soprattutto in mediana.