Manca davvero pochissimo alla fine del campionato e allora è tempo, per le squadre di serie A, di cominciare a pensare all’immediato futuro. In casa Inter il presidente Thohir opererà sicuramente sul mercato estivo per migliorare e rendere sempre più competitiva la rosa nerazzurra. In ogni caso, però, non c’è dubbio sul fatto che ci siano anche delle certezze per il futuro interista. Certezze che hanno il nome di Mateo Kovacic, Mauro Icardi e Samir Handanovic, punti cardine di una squadra che sogna di poter tornare a competere ai massimi livelli.
Il giovane croato, dopo un periodo non facile, nell’ultima uscita contro la Samp è partito da titolare battendo la concorrenza di Alvarez e Guarin e giocando una partita di tutto rispetto. Ottanta minuti di grande qualità, con qualche pausa prevedibile soprattutto in fase difensiva, ma una presenza costante all’interno delle manovre nerazzurre al punto da oscurare persino la prova del più quotato Hernanes, in campo al suo fianco. Prestazione del tutto convincente, dunque, per Kovacic che, a questo punto, si candida con convinzione per un posto da titolare nelle ultime cinque partite di campionato. E non solo, ovviamente, perché il futuro è tutto dalla sua parte. Lo sa bene anche Mazzarri che al termine della gara di Marassi ha ribadito: “Kovacic è un capitale dell'Inter, anche per il prossimo anno. È giovane, potrà solo migliorare ed esplodere”.
Capitolo Icardi: il triangolo amoroso, gli insulti e quella stretta di mano negata. Non si parla d’altro in questi giorni dopo quello che è andato in scena domenica pomeriggio a Genova. La cosa importante però, per l’Inter, è che l’argentino non fa parlare di sé solo per il gossip visto che in, questo finale di stagione, sta dimostrando sul campo di poter meritare la maglia nerazzurra. Dopo le due doppiette a Bologna e Sampdoria, infatti, il numero 9 dell’Inter può già vantare 8 reti in 18 presenze al suo primo anno in nerazzurro. Un risultato significativo, che ne certifica il valore e dà speranza all’Inter in vista del futuro.
Inoltre è da sottolineare che, a soli 21 anni, Icardi, per medie realizzative in campionato, entra già nell’Olimpo dei più precoci marcatori nella storia della Beneamata. L’attaccante di Rosario, segna una media di 0,44 gol a partita, la stessa che aveva Sandro Mazzola alla sua età. Meglio di lui solamente due mostri sacri della storia nerazzurra: Giuseppe Meazza, che a 21 anni aveva già siglato 75 gol, e Valentin Angelillo, che alla prima stagione mise insieme 16 gol in 34 presenze. Altre storie, altri campioni, altro calcio. Maurito Icardi, invece, ha già fatto meglio di altri “baby fenomeni” dell’Inter recente, da Martins a Balotelli, fino a Ventola e Adriano. Insomma, la sostanza c’è e l’ex doriano avrà altre cinque giornate per migliorare il proprio bottino personale.
Ritornando poi alla partita con la Samp c’è stato qualcuno di veramente insuperabile tra le fila dell’Inter, ovvero Samir Handanovic. Il portiere sloveno ha prima intercettato il rigore di Maxi Lopez, quindi negato ancora all’argentino il gol su un bel diagonale, ma soprattutto ha compiuto due autentici miracoli sulla punizione di Sansone e sulla botta a colpo sicuro da centro area di Soriano. Una prova super, dunque, che ha fatto tornare alla ribalta Handanovic sul fronte calciomercato. La cosa certa è che l’Inter lo considera assolutamente uno dei pilastri per il futuro. Nonostante ciò, però, con parecchi milioni sul tavolo il club nerazzurro potrebbe vacillare e interrogarsi sul futuro del portierone. In ogni caso per capirne di più bisognerà aspettare ancora qualche settimana, quando davvero si comincerà a fare sul serio sul fronte acquisti/cessioni. Nel frattempo è giusto evidenziare i numeri da “pararigori” dell’ex Udinese che con il rigore neutralizzato a Maxi Lopez, ha fatto salire a 22 i tiri dal dischetto parati in carriera sui 74 totali calciati verso la sua porta. Numeri che i tifosi interisti sperano continuino a crescere, naturalmente sempre con addosso la casacca nerazzurra.