Si spegne il mercato. Archiviato in Italia nella frenetica sera del 31 gennaio, chiude i battenti anche altrove. In Turchia le ultime emozioni. Il Galatasaray di Roberto Mancini rinuncia ad Andrea Ranocchia. Il club turco si cautela con Guillermo Burdisso, fratello di Nicolas, per puntellare una retroguardia in cerca di certezze. Troppo alte le pretese del centrale di casa Inter. Una richiesta di ingaggio proibitiva, che il presidente Aysal ha preferito rispedire al mittente. Resta quindi alla corte di Mazzarri il centrale azzurro, ora costretto a risalire le gerarchie per giocarsi la carta Mondiale. Titolare, sicurezza, ad inizio stagione, ha perso lungo il cammino stima e posto in campo. Un atteggiamento spesso distratto ha convinto Mazzarri a lanciare Rolando, forse meno dotato tecnicamente, ma più sul pezzo.
Qualcosa il tecnico di San Vincenzo cambierà, viste le difficoltà di questo gennaio. Possibile un rimescolamento di carte nell'attuale difesa a tre o addirittura un passaggio a quattro, già paventato dall'ex guida partenopea. In quest'ottica Samuel e Ranocchia sembrano pronti a rilanciare la loro candidatura. Il compito, sulla carta, più complesso sarà quello di ricostruire, dal punto di vista psicologico, un calciatore già lontano con la testa da Milano. Una sorta di Guarin-bis. Due insostituibili, al passo d'addio, ora costretti a immergersi nuovamente in una realtà scomoda. Risollevare Ranocchia e Guarin è d'obbligo, in vista della prossima stagione. Fra sei mesi, Thohir sceglierà se puntare ancora su di loro o se privarsene, costruendo un ricco budget per il prossimo mercato. In entrambi i casi, la fortuna dell'Inter passa dal loro girone di ritorno.
In vista quindi della sfida contro il Chelsea di Mourinho, Mancini si assicura Burdisso, in arrivo, a titolo definitivo, dal Boca Juniors. Dopo il tentativo per Ranocchia e la richiesta di Astori, si concretizza la terza opzione in chiusura di sessione. Basterà per fermare i blues?