Thohir, in silenzio, ha posto le basi per l'Inter del presente e del futuro. Non sbandierando nomi, ma lasciando a giornali e carta stampata dubbi e sospetti. Si è mosso nell'ombra, da consumato attore. Ha trattato con Lotito, impresa ardua e ha portato a Milano Hernanes, un campione. Già un'inversione di tendenza rispetto al recente passato, quando alla Pinetina, non per due spiccioli, arrivavano presunti talenti, poi puntualmente rivelatisi non all'altezza. Due acquisti (oltre al baby Polo), il Profeta appunto e D'Ambrosio, funzionale al modulo Mazzarri. Con l'esterno del Torino già tutto fatto da giorni, più difficile completare l'operazione con protagonista il brasiliano. Le prime vere schermaglie sul finire del mercato. La fuga da Formello del calciatore, in lacrime. La protesta dei tifosi, nella notte, sotto casa Lotito. Il rischio, serio, di un ripensamento. In mattinata, attraverso i social, la verità. Lo stesso calciatore ha chiesto la cessione. Dal possibile inserimento di contropartite, vedi Mbaye, a una soluzione solo cash. 15 milioni, a cui si aggiungerano altri 4-5 milioni di bonus in caso di raggiungimento di determinati obiettivi personali e di club. Dopo aver sostenuto le visite mediche, Hernanes è pronto a giungere nella sua nuova casa, dove è già presente da tempo il suo procuratore. Possibile l'esordio contro la Juventus domenica sera.
Arriva Hernanes, parte Belfodil. Telenovela interminabile quella che ha coinvolto il franco-algerino. Dalle possibili destinazioni inglesi, Qpr e West Ham, alle molteplici idee di casa nostra. Dell'ultima ora il prepotente ritorno di fiamma del Sassuolo, come l'inserimento del Bologna. Alla fine a spuntarla è il Livorno, ormai succursale nerazzurra, con l'intervento importante del Parma, che detiene ancora la metà del giocatore. Inter quindi che davanti resta con gli uomini contati. Tre punte, Palacio - Icardi - Milito, per un girone di ritorno decisivo. Con l'arrivo di Hernanes aumenta la qualità sulla trequarti. La permanenza di Guarin farà il resto. Niente Juve e niente Galatasaray. Il colombiano resta con Mazzarri. Per lui prolungamento, con contratto allungato di un'altra stagione. Frenetici colloqui tra Ausilio e Ferreyra per capire il da farsi, fino alle importanti parole del ragazzo che ha manifestato la volontà di restare dov'è. Difficile capire se siano dichiarazioni di facciata o meno. La soluzione dell'enigma probabilmente a giugno.
In bilico resta Ranocchia. Il centrale sembra vicinissimo ad accettare il prestito al Galatasaray di Mancini. In Turchia il mercato non ha ancora chiuso i battenti e l'operazione pare in dirittura d'arrivo. Non sarà l'unico addio nel reparto arretrato. Saluta Chivu. Rescissione per il romeno, che abbandona il calcio giocato. Impossibile risolvere il problema al piede che da mesi impedisce all'ex Roma di scendere in campo. Scelta di cuore, scelta da professionista. Per lui probabile un ruolo all'interno della sua Nazionale. Nessun movimento per Mudingayi. Accostato a Genoa e Chievo, non sveste il nerazzurro.