“Un applauso a tutti gli interisti”. Con questo striscione la curva si presenta a San Siro dopo le convulse settimane di mercato. E non solo. Ben più lungo e polemico quello che ironizza su figure societarie ampiamente contestate, due nomi su tutti, Branca e Fassone. I 40.000 di San Siro non accennano a smorzare le polemiche e Thohir, giunto in mattinata per stare vicino alla squadra e seguire gli ultimi giorni di mercato, non potrà nuovamente far finta di nulla. La prova del campo poi non regala prospettive migliori. Quello che resta al fischio finale sembra tramutare la rabbia in desolazione. I fischi assordanti che accompagnano la squadra negli spogliatoi evidenziano un momento che sembra non trovare fine. Come se ci fosse la cognizione della pochezza effettiva vista in campo. Con un Inter che regala il primo punto in trasferta al Catania, comunque fanalino di coda di questa Serie A.
La squadra di Mazzarri non convince e non vince più, ormai da nove gare. Prova ad impostare gioco ma è la lucidità che manca. Tanta frenesia, tanta paura. Non si riesce a concretizzare nemmeno uno degli innumerevoli calci d’angolo a favore. Si corre, si va su ogni pallone ma le azioni sono scoordinate, ognuno pare giocare per se. Si è sempre secondi sul pallone, si sbagliano passaggi, le azioni non sembrano studiate ma casuali. La lucidità d'azione è limitata e non supporta le incursioni in area etnea. Mazzarri cambia in campo ma la musica è la stessa. Il gol non arriva. Ed ora, se la Fiorentina vincesse nel posticipo, porterebbe a 10 i punti di vantaggio sui nerazzurri. L'Europa si allontana. Thohir a Milano ancora per giorni dovrà far sentire la sua presenza, giocatori, entourage, tifosi, a qualcuno dovranno dare conto.
PRIMO TEMPO Si inizia subito con il primo di una lunga serie di corner a favore dei nerazzurri in questa prima metà di gioco. Sul traversone non arriva nessuno alla deviazione di testa, lo stesso Milito è leggermente in ritardo sul pallone. I padroni di casa sembrano esser partiti alla riscossa e provano subito ad impostare il gioco. Al 8’ Alvarez va al tiro dalla distanza ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Un minuto più tardi ancora l’argentino autore di una buona azione personale viene stoppato in angolo un attimo prima del tiro. Altro corner per l’Inter. Cross sul primo palo di Kuzmanovic, troppo corto. Recupera con facilità la difesa etnea. Che non corre rischi nemmeno al quarto d’ora sugli sviluppi dell’ennesimo corner per i nerazzuri dopo un’azione insistita di Nagatomo. Sugli sviluppi, Kuzmanovic regala palla al Catania perché sbaglia l’appoggio per lo stesso giapponese da un metro. Al 17’ occasione sprecata per gli uomini di Mazzarri.
Alvarez, molto propositivo fino ad ora, crossa dalla sinistra, il tuffo di Palacio pronto a colpire di testa, viene anticipato di un soffio da Legrottaglie. La sensazione è che i nerazzurri manchino di lucidità al momento di concludere. Si vede il Catania al 19’ ma la punizione dalla trequarti non porta a nulla. Grande apertura poi di Palacio per Jonathan che sbaglia al momento del cross. Bellusci cicca però il pallone che torna a Jonathan, ancora angolo. Sono già cinque per i padroni di casa. Sugli sviluppi, manca di un niente il colpo di testa Rolando anche perché ostacolato da legrottaglie. (21’). Un minuto più tardi punizione per i nerazzurri dalla tre quarti di destra, due gli uomini in barriera. Parte Alvarez, poi Jonathan che crossa in area ma troppo su Frison. Niente da fare, i nerazzurri non riescono a sfruttare nessun calcio da fermo. Al 25’ Palacio non trova il tempo dell’impatto, su cross di Jonathan dopo un’azione insistita di Alvarez. Il trenza è ancora una volta anticipato da un difensore che gli ostacola la visuale del pallone. Arriviamo al 26’, alla vera occasione di questo primo tempo per i padroni di casa. Palacio serve Milito che dal limite dell’area scarica in porta un rasoterra secco. Frison si supera e devia in angolo. Ennesimo corner per i nerazzurri, non sfruttato. Cambiasso entra in area ma poi la ciabattata del cucho al momento del cross favorisce il recupero della retroguardia etnea.
I nerazzurri premono ma non c’è lucidità d’azione, occasioni sterili. Al 28’ si vede il Catania. Izco va via in contropiede. Bergessio prova ad approfittare cercando il cross. Sbaglia tutto però, Leto era solo a centro area. Al 32’ prova il tiro Milito ma finisce alto sopra la traversa. Si corre tanto, ma si conclude poco, non convincono a livello di gioco gli uomini di Mazzarri. Minuto 36’. Occasione colossale di Milito. Il Principe poteva tirare invece prova a rientrare accerchiato da tre difensori e perde l’attimo. L’azione prosegue, la sfera arriva ad Alvarez che crossa per Jonathan.. pallone fuori. Ancora Inter. Al 38’ Palacio non riesce a concludere l’ultimo dribbling in area, recupera Rolin poi sbaglia il Catania, il Cucho allora si avventa sul pallone ma scarica fuori. L’Inter prova ma i movimenti al momento di concludere non sono quelli che ti aspetti da una squadra che sa come muoversi. Prova ad uscire il Catania. Leto non sfrutta un errore di Juan Jesus e calcia malissimo. Sul finire del primo tempo, ennesimo corner per l’Inter dalla destra. Va Alvarez con il sinistro, cross in mezzo a vuoto. Non riesce a prendere un pallone sugli sviluppi dei corner l’Inter, nemmeno in questa occasione. Un minuto di recupero. Giusto il tempo di un cross di Nagatomo in area, Palacio salta ma spazza il Catania. Fischia De Marco. 0-0 a San Siro, solita Inter in confusione.
SECONDO TEMPO Si torna in campo e Mazzarri effettua il suo primo cambio. Esce Kuzmanovic, ammonito e autore di una mediocre prestazione, al suo posto Kovacic. Nessun cambio dunque a livello tattico, solo di uomini. Inter lunghissima subito in apertura di ripresa. Alvarez sbaglia a sinistra un dribbling a centrocampo inutile, recupera palla il Catania, poi Jonathan sbaglia la marcatura, e il diagonale di Bergessio, imbeccato da Biraghi, esce di un niente. Palla gol incredibile per gli etnei. Mazzarri prova a dare calma ai suoi. Al 6’, traversa piena di Palacio ma il gioco era fermo per un giusto fuorigioco segnalato al Trenza. Stesso copione del primo tempo, i nerazzurri attaccano con molti uomini ma non riescono a sfondare, quasi impauriti al momento di costruire un’azione da gol. Al 55’ altra occasione importante per gli ospiti. Il tiro dal limite di Rinaudo sfiora infatti la traversa. Dall’inizio della ripresa le uniche due occasioni pericolose sono state a favore degli etnei, Mazzarri in panchina è una furia, prova a spronare i suoi.
Altro cambio per il mister nerazzurro. Fuori Cambiasso, dolorante ad un ginocchio, dentro Taider al 61’. Il neo entrato ci prova ma il suo tiro viene rimpallato. Il Catania guadagna metri, arrivano due cambi anche per gli etnei. Al 77’ però, punizione dal limite per i nerazzurri. Sugli sviluppi il pallone è deviato nell’ennesimo calcio d’angolo. Non se ne può più. Anche questo va sprecato, sulla deviazione di Rolando il pallone finisce sul fondo. All’80’ ultimo cambio per Mazzarri. Entra Botta per Juan Jesus. Ma è ancora una volta Rolando a farsi pericolosissimo. Il portoghese infatti su traversone di Alvarez svetta di testa ma Frison gli dice di no. Altra bella parata in allungo del portiere etneo. Al minuto 85 per poco Lodi non sfiora il colpaccio. Tre minuti più tardi altro colpo di testa insidioso questa volta di Palacio. Il pallone è alto di poco. L’Inter ci prova, il tempo è nemico, ma non riesce a risolvere la sfida. Saranno quattro i minuti di recupero. Al 91’ prova Castro con un colpo di testa a prolungare, angolo per gli etnei poi sfumato. Non c’è però più tempo. Finisce 0-0 a San Siro, l’immagine di un Thohir sconsolato e sprofondato in poltroncina, la dice lunga.