Eppur si muove. Senza criterio, giusto dirlo, con pochi soldi. L'Inter cerca, disperatamente, di liberare caselle ridondanti, per sopperire a croniche mancanze. La fascia sinistra ha sempre rappresentato, dai tempi dell'indimenticato Brehme, un cruccio del mercato nerazzurro. Il punto debole per antonomasia. Nel leggendario 2010, perfino con Mourinho, in quel ruolo si sono adattati diversi calciatori, alla ricerca della perfetta quadratura. Dall'esperto Zanetti al più tecnico Chivu. Per colmare una lacuna evidente. Nel 2012, dopo un mondiale da protagonista in Sud Africa e buone stagioni al Porto, alla Pinetina è sbarcato Alvaro Pereira, uruguaiano visto in maglia Celeste stupire il mondo. In poco tempo l'attesa, l'illusione, è svanita. Involuto, non è riuscito a soddisfare l'esigente platea di San Siro. Pian piano ha lasciato il campo, per accomodarsi mestamente in panchina. Nell'era Mazzarri la situazione è precipitata. Solo cinque presenze, scavalcato addirittura da un capitano di ritorno dall'infortunio al tendine d'Achille. Ora è pronto a lasciare, per rilanciare una carriera che rischia di perdersi proprio quattro anni dopo, a un passo da un'altra manifestazione iridata. Il San Paolo è pronto a chiudere per il prestito. 18 mesi per valutare e decidere. Eventuale riscatto fissato a 7 milioni.
Via Pereira, l'Inter è decisa ad affondare il colpo per D'Ambrosio. Il giocatore ha da tempo scelto i colori nerazzurri, gradendo la propensione di Mazzarri per gli esterni. Resta da trovare l'accordo con il club di Cairo, che par non muoversi dalla richiesta iniziale. Un sol nome stuzzica Ventura, Ruben Botta. A Milano sono restii a privarsi di un talento tutto da scoprire, ma estremamente intrigante. Ferve anche il campo centrali. Viva la voce Cannavaro, fedelissimo del tecnico di San Vincenzo, accantonato da Benitez. Da sbrogliare la matassa Chivu, lontano dal rientro. Su Ranocchia vigila il Borussia. Si parla di una possibile offerta da Dortmund intorno ai 7 milioni. L'Inter ne vorrebbe addirittura il doppio, ma il contratto in scadenza nel 2015 limita le pretese di Thohir. Mazzarri ha lanciato Rolando, ritrovato Samuel e abbandonato l'ex Bari. Partenza probabile, vista la difficile collocazione di Guarin, dopo la scelta di Mourinho di virare su Matic.
Notizia di oggi è invece l'assalto dell'Inter all'attaccante serbo Djordjevic. Col contratto in scadenza a fine anno, pareva aver trovato l'accordo con la Lazio di Lotito per giugno, ma Ausilio ha incontrato il procuratore del giocatore, provando il grande sgarbo. Chiudere a gennaio, con un'offerta economica in grado di convincere il club transalpino. Resta l'ipotesi Borriello, ma l'ingaggio alto frena i nerazzurri. Belfodil continua a flirtare col Sassuolo, mentre Icardi, alle prese con la pubalgia, salterà anche la trasferta di Genova. Mazzarri attende rinforzi. Per ora resta il Principe, con Palacio.