Un successo che manca dal primo dicembre 2013, a Catania, ed è un fardello che inizia a pesare seriamente. C'è una stagione da risollevare, una Coppa Italia da vincere ed una Champions League da onorare al massimo. Saranno gli ultimi sei mesi di volo di Allegri, capace di pilotare il Milan a quote altissime, ma anche in pericolosissimi vuoti d'aria. Come confermato dal mister stesso, a Giugno la sua esperienza sulla panchina del Milan terminerà, e l'imperativo attuale è quello di terminare questa stagione nella miglior maniera possibile.

A cominciare da domani, contro l'Atalanta di Colantuono, che la scorsa stagione espugnò San Siro con un gran gol di Cigarini. I precedenti però sorridono ai rossoneri, che hanno vinto 6 delle ultime 8 sfide contro i bergamaschi, nonostante lo stesso Milan abbia vinto solo una partita nelle ultime nove disputate in Serie A. Un periodo nero, nerissimo, un po' per entrambe. I ragazzi di Colantuono hanno raccimolato solo due punti nelle ultime 5 di campionato, ed il ruolino esterno non è dei migliori, un solo punto nelle ultime 5 ed una sola vittoria nelle ultime 12, subendo gol nelle ultime 10 partite disputate in serie A.

La classifica vede le due squadre quasi appaiate, il Milan occupa la 13° posizione a quota 19 punti, mentre l'Atalanta naviga una sola lunghezza più indietro. Al Meazza di fronte due squadre assetate di punti, di gioco e di conferme importanti. Banale dire che chi ben comincia è già a metà dell'opera, anche se, perlomeno in casa rossonera, la stagione vera e propria ancora deve cominciare. I rossoneri non inanellavano un parziale così negativo dopo 17 giornate dal 1981/1982, stagione nefasta che terminò con la retrocessione.

Non per nulla, in conferenza stampa mister Allegri ha definito la partita come una sfida salvezza, nonostante appaia più come una provocazione, anche se, classifica alla mano, lo è per davvero. L'allenatore livornese dovrà fronteggiare assenze importanti, su tutte quella di El Shaarawy, che fermatosi di nuovo in Champions contro l'Ajax, tornerà tra 3 mesi. Mancheranno anche Muntari, Abate e Constant. Scelte quasi obbligate quindi, con il nuovo acquisto Rami che probabilmente prenderà posto in panchina, vista la fiducia accordata alla coppia Bonera Zapata. In mezzo, spazio a Poli, con De Jong e Montolivo, mentre davanti si rivede Matri, preferito inizialmente a Saponara.

La settimana rossonera è stata arricchita dall'arrivo a Milano di Keisuke Honda, che sarà a San Siro a tifare i suoi nuovi compagni. Il giapponese, nuovo numero 10, sarà disponibile per la trasferta di Reggio Emilia del 12 gennaio, contro il Sassuolo di Eusebio di Francesco.

In difficoltà, soprattutto nel pacchetto arretrato, anche Colantuono, che deve rinunciare a Scaloni, Lucchini e Bellini. Potrebbe recuperare Yepes, che affiancherà l'avvocato Stendardo al centro della difesa, altrimenti scalerà Migliaccio. In attacco, il prescelto per supportare El Tanque Denis, sarà El Frasquito Maxi Moralez.

La scorsa stagione, gli orobici espugnarono San Siro con un gran gol di Cigarini, e sognano lo scalpo anche questa volta. I rossoneri, a loro volta, citando David Grossman, cercano qualcuno con cui correre, e quel qualcuno può essere Mario Balotelli, l'uomo con più gol all'attivo in Serie A nell'anno solare 2013, 18, ed in cerca di continuità. E' lui a doversi caricare il Milan sulle spalle come fece la scorsa stagione, coadiuvato da Pazzini, che scalpita in panchina.