Le abbuffate natalizie, le rimpatriate con parenti e amici. Anche per i calciatori, in Italia, è vacanza. Scende in campo la serie cadetta, mentre al sole esotico o sulle limpide montagne ricaricano le batterie i ricchi della A. L'Inter, dopo il derby e il tacco di Palacio, attende la Lazio per i primi di gennaio. Pericolo segnato in rosso sull'agenda Mazzarri, perché affrontare una compagine con buon organico, in crisi, pronta a riaccogliere Reja e salutare Petkovic, non è mai cosa facile. Prima c'è però il mercato. Con l'avvento del 2014 si respira aria di cambiamento. Porte scivolanti, nugolo di entrate e uscite. É la prima sessione dell'era Thohir. La più attesa. Difficili i colpi a sensazione, ma qualche innesto non mancherà, per necessità.

Il sogno resta Ezequiel Lavezzi. É il preferito del magnate indonesiano, soprattutto di Walter Mazzarri, che lo ha allenato e adorato, calcisticamente, in quel di Napoli. Tornerebbe di corsa l'argentino nel bel paese mai dimenticato, alla corte del mentore che lo ha reso grande. L'ostacolo si chiama Psg. Ed è di natura tecnica, più che economica. I nerazzurri sarebbero disposti a far cassa per arrivare al ragazzo nato a Villa Gobernador Galvez, ma potrebbe non bastare. Lo sceicco non è uomo che si convince con freschi quattrini. Non deve vendere, se vuole compra. Blanc ha una rosa esosa, infinita. Tante stelle costrette a guardare, ma nella lista cedibili il nome del Pocho non è al primo, nemmeno al secondo, posto. Menez, tentato dalla Juve, è pronto a far le valigie. Il nome proposto all'Inter è invece quello del Flaco Pastore. Diventato grande a Palermo, ha scoperto quanto può essere difficile confermarsi in una realtà di campioni, in cui è richiesta una sola e unica cosa, vincere.

Pastore non è però profilo che entusiasma. Ha tecnica, età e talento, ma desta perplessità caratteriali e soprattutto non coincide con la logica di gioco di Mazzarri. Il ruolo principe dell'argentino di Cordoba è sulla trequarti, alle spalle di due punte. Il credo del tecnico di San Vincenzo è stato invece sempre imperniato su una sola punta centrale, Milito o Icardi per il futuro, con alle spalle due esterni d'attacco veloci e pungenti. Lavezzi al fianco di Palacio sarebbe il quadro perfetto di Mazzarri. Da valutare la tenuta difensiva, perché a Napoli era Hamsik a fare un passo indietro per evitare pericolosi sbilanciamenti.

A fronte di importanti difficoltà nella trattativa Lavezzi, l'Inter ha rivolto lo sguardo ad altri ex “italiani”, già a conoscenza delle difficoltà e delle insidie di un campionato come la Serie A, da anni non più al top, ma comunque complesso. A Londra, sconsolato, siede in panchina, Erik Lamela. Il Tottenham ha speso fior di soldi, ben 35 milioni, per portarlo a White Hart Lane, ma la stagione è presto naufragata. L'addio di Bale, i 100 milioni, la faraonica campagna acquisti, su tutti Paulinho e Eriksen. Il progetto di cedere un campionissimo per acquistare una serie di potenziali crack è fallito. Villas Boas ha già fatto le valigie, mentre El Coco continua a guardare, triste. Lui sì rappresenterebbe un valore aggiunto, perché già a Roma ha dimostrato di poter essere devastante partendo largo sulla corsia. La classe è indiscutibile, la carta d'identità allettante. A convincerlo potrebbe pensarci Walter Sabatini. La prossima Inter non sarà la stessa nemmeno a livello dirigenziale. Fino a giugno Marco Branca resterà, ma il futuro è nebuloso. Il piano di Thohir è di acquistare un uomo capace di scovare e crescere i migliori giovani d'Europa. Difficile trovare di meglio dell'attuale ds giallorosso, in scadenza a fine anno.

Detto della precaria posizione di Guarin, sempre corteggiato dal Chelsea, in bilico resta anche Ranocchia. É lui l'altro giocatore con cui far cassa, ma le offerte, di livello, mancano e i difensori sono merce rara. Kuzmanovic, tornato in campo, nel finale, nella stracittadina, partirà, come Belfodil. Per l'attaccante franco-algerino prestito probabile. Interessa al West Ham, in Italia soprattutto al Sassuolo. Infine il capitolo Pereira. Ormai ai margini, superato nelle gerarchie anche dal rientrante Zanetti, valuterà nei prossimi giorni l'ammiccamento turco. Galatasaray e Besiktas hanno chiesto informazioni sull'ex Porto.